Nemmeno il tempo di entrare in vigore, ed ecco il primo sequestro e la prima multa. E’ accaduto la notte scorsa in centro Treviso. La Polizia Municipale ha fermato e controllato uno dei classici trabiccoli che sfilano durante le adunate degli alpini.

Ovvero quei mezzi folkoristici diventati un must tra le penne nere e fanno divertire la gente che vi partecipa da spettatori. Il mezzo fermato e sequestrato dai vigili trevigiani era pure sprovvisto di assicurazione e per questo al proprietario, ovviamente un alpino, verrà comminata una sanzione amministrativa. 

La giunta comunale aveva annunciato qualche mese fa che sarebbe stata emessa una ordinanza di divieto dei trabiccoli per motivi di sicurezza, supportata dalle sezioni alpine trevigiane organizzatrici dell’adunata che ricorda i sacrifici dei soldati durante la Prima Guerra Mondiale.

Ed è chiara la presa di posizione di Luigi Cailotto, presidente del Comitato Organizzatore Adunata, concorde con il primo cittadino di Treviso. Si vuole garantire la sicurezza dei cittadini, degli Alpini e dei tanti partecipanti alla grande festa delle penne nere: «Non dimentichiamo che l’Adunata è un momento forte, intenso, in cui noi Alpini ricordiamo i nostri valori, il senso di appartenenza, l’amore per la Patria», dichiara Cailotto, convinto che il raduno Ana non possa e non debba essere trasformato in una sorta di October Fest a cui venga messo un posticcio cappello alpino.