Zanoni (PD): “Soddisfazione per sentenza attesa da cinque anni. Ora rimuovere i rifiuti illegali da Cava Campagnole”.

“Esprimo soddisfazione per questa sentenza, attesa da cinque anni. La giustizia ha fatto il suo corso e questo è un precedente importante nella lotta al traffico illecito di rifiuti e contro tutti i reati ambientali”.
Questo il commento del consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, in merito alla condanna dei vertici della Cosmo Ambiente di Noale. Sono stati infatti comminati un anno e sei mesi ciascuno per Claudio Cosmo, amministratore delegato della società e Nicola Cosmo, presidente del consiglio di amministrazione, e un anno a Francesco Valori, fino al 2016, responsabile tecnico.
Inoltre la società, come pena accessoria, dovrà pagare una sanzione amministrativa di circa 90 mila euro. Inoltre il giudice monocratico ha ordinato la confisca di beni ai due Cosmo e alla società, per un controvalore di 2 milioni e mezzo di euro. Sempre i Cosmo hanno l’obbligo di smaltire le montagne di materiale sequestrato durante le indagini. La condanna per il risarcimento dei danni alle parti civili con provvisionale è stata definita solo per Regione nella cifra di 20 mila euro e per Autostrade nella quantità di 360 mila euro circa.
Per le altre parti civili la quantificazione sarà definita dal giudice civile.
“Ora – rincara Zanoni – chiedo che tutte le autorità competenti, in primis Regione e Comune di Paese, provvedano con specifiche ordinanze a far rimuovere le 200.000 tonnellate portate illegalmente a Paese a Cava Campagnole. Ricordo inoltre una mia recente interrogazione dove ho chiesto informazioni circa le contaminazioni da idrocarburi dei pozzi di monitoraggio di Cava Campagnole. Spero che in futuro Comune e Regione vigilino anche per prevenire nuovi casi del genere, dato che quelle 200.000 tonnellate a Paese erano arrivate almeno con 10.000 singoli camion. Possibile che ad accorgersene siano stati solo i carabinieri forestali su mandato della direzione distrettuale antimafia?”