Truffe agli anziani, i consigli dei Carabinieri per difendersi
Truffe agli anziani, i consigli dei Carabinieri per difendersi

Si stanno registrando anche in quest’ultimo periodo, nell’ambito di vari comuni della
provincia di Venezia, vari episodi di truffe in particolare alle fasce deboli con diverse tecniche, come ad esempio quella del “finto Carabiniere che contatta l’anziano a seguito
dell’incidente di un parente stretto”, del “finto impiegato del gas, dell’acqua o
dell’energia elettrica”.

Le tecniche utilizzate dai truffatori

In particolare, sono state registrate truffe perpetrate ai danni di anziani da parte di
soggetti che, fingendosi dei Carabinieri, hanno contattato telefonicamente la vittima,
simulando un falso incidente causato da un parente stretto (solitamente un figlio) e
chiedendo, per il pagamento delle spese legali ovvero per il “rilascio” del familiare, il
pagamento di una somma di denaro come “cauzione”. Poco dopo giungeva presso
l’abitazione un soggetto, il quale si presentava falsamente come Avvocato ovvero come
Carabiniere, per richiedere la somma. Solo successivamente, con il contatto del congiunto,
solitamente si viene a conoscenza del raggiro.

Altra tecnica utilizzata è quella di soggetti che si presentano come impiegati delle
aziende di gestione del servizio idrico e del gas, i quali una volta riusciti ad avere accesso
all’abitazione convincono le vittime a consegnare i propri gioielli e il denaro contante, sovente adducendo un imminente pericolo di esplosione per un’inesistente fuga di gas o d’acqua.

Inoltre, persone anziane sono state avvicinate da sconosciuti che, fingendosi
conoscenti o con la scusa di chiedere informazioni, hanno approfittato della disponibilità delle ignare vittime per abbracciarle e nell’occasione sfilargli collane in oro, orologi o il portafoglio.

Il modus operandi

È opportuno precisare che di norma i truffatori agiscono in coppia, cercando di entrare
nell’appartamento con un pretesto. Uno dei due parla con insistenza, mentre l’altro,
inosservato, perlustra le stanze del vostro appartamento. Usano modi e toni gentili e affabili, ma decisi.

Che cosa fare

Nell’immediatezza dei fatti è molto importante chiamare il 112, non omettendo gli
elementi utili da segnalare per un intervento dei Carabinieri:
– Nome e cognome: le richieste anonime possono creare ostacolo ad un pronto
intervento dell’equipaggio;
– Comunicare da dove si sta chiamando fornendo l’utenza telefonica, in modo
che l’operatore di polizia possa richiamare per aggiornamenti sulla situazione;
Comando Provinciale Carabinieri di Venezia;
– Raccontare brevemente cosa è successo o cosa sta ancora accadendo,
specificando il luogo del fatto.
– Ascoltare attentamente le indicazioni che fornisce l’operatore del 112 e non
riattaccare finché lo stesso operatore non invita a farlo.

Le persone devono – nel limite delle loro possibilità – non isolarsi, affinché, specialmente se vivono da sole, la casa non si trasformi in una prigione, ma resti un luogo dove vivere in sicurezza e serenità.

Nel caso in cui il cittadino dovesse trovarsi in una situazione di emergenza, anche solo
dubbia, i Militari dell’Arma consigliano vivamente di non esitate a chiamare il 112 o contattare la Stazione Carabinieri più vicina, con la certezza di ottenere una risposta e qualche consiglio su ogni problema riguardante la sicurezza.