Tutto fermo. Una settimana di stop assoluto delle attività: questa la decisione dei vertici di Treviso Basket che hanno recepito integralmente le direttive delle autorità sanitarie nazionali e regionali. Oggi il presidente Vazzoler ha decretato lo stop, si spera temporaneo, alla prima squadra – le giovanili erano ferme già da due settimane in via cautelare. Da domani sino a lunedì 16 marzo giocatori e staff biancocelesti si asterranno completamente da attività atletiche al fine di non coltivare rischi per la salute. La ripresa degli allenamenti sarà successiva, sempre che le circostanze lo rendano possibile.

Non è esclusa comunque la fine anticipata della stagione agonistica. Oggi la Federbasket si è riunita per ufficializzare la condotta da adottare e ha confermato lo stop già decretato ieri con l’annullamento delle gare inizialmente in programma. Successivamente è intervenuto il CONI che ha stabilito il fermo di ogni attività sino al prossimo 3 aprile. Si tratta di un provvedimento atteso e che potrebbe anticipare un possibile annullamento integrale della stagione sportiva corrente, senza assegnazione di titoli né promozioni e retrocessioni. Al momento solo le competizione europee sono confermate, almeno finché gli organizzatori delle varie Coppe (per il basket, ECA e FIBA Europe) non decideranno altrimenti.

La questione economica relativa allo sport, sollevata da diversi soggetti, passa dunque in secondo piano rispetto alla salute di atleti, allenatori ed altri addetti ai lavori, nonché dei tifosi. “È sorprendente che in un contesto quale quello che stiamo vivendo e la criticità che stiamo affrontando ci si voglia soffermare su situazioni di dettaglio di gestione societaria – ha dichiarato il presidente di TVB Paolo VazzolerÈ rilevante il fatto che il CONI abbia chiesto, dopo la riunione di oggi, di sospendere ogni attività sportiva anche professionistica e Treviso, come tutte le altre società della Lega A, ha confermato la volontà di mettere sopra ogni cosa la salute ed il bene della comunità. Oggi ai ragazzi è stato confermata la sospensione del lavoro di gruppo fino al 17 marzo affinché anche a loro sia permesso di aderire a #iostoacasa“.

In tutta la vicenda però c’è una tinta di giallo. E riguarda David Logan e Jordan Parks. I due americani infatti non hanno risposto alla chiamata per le comunicazioni odierne nella palestra di S. Antonino, confermando i sospetti aleggiati già in mattinata quando il blog di un noto giornalista ha riportato la voce secondo cui i due si sarebbero rifugiati fuori dalla zona arancione, a Trieste, in attesa di imbarcarsi su un volo per gli States. Ad entrambi i giocatori è stata notificata dal club la convocazione per martedì 17 marzo, data del prossimo ritrovo in palestra: è chiaro che qualora non dovessero rispondere nemmeno a quell’appello, il club potrebbe procedere nei loro confronti per inadempienza, interrompendo il rapporto contrattuale.