Ripartire, ma gradualmente e con attenzione, anche per quanto riguarda l’attività fisica. “Questi sono i giorni della ripartenza in vari settori – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – e per molti è sentita la necessità di ‘ripartire’ anche con una sana e doverosa attività fisica. Ma è necessario che anche in questo settore si torni alle abitudini di un tempo con gradualità e con la stessa attenzione che abbiamo tutti mantenuto il periodo dell’emergenza, durante il quale si è più volte ribadita la necessità di rispettare le normative, per non diventare complici del virus e per contrastarne la diffusione. Si riparte, quindi, ma lo si fa con la prudenza, con il pieno rispetto delle normative, con gradualità”.

“La ripresa dell’attività fisica è fondamentale – spiega il dottor Franco Giada, Primario di Medicina dello Sport e Cardiologia Riabilitativa dell’Ulss 3 – per tutti noi, obbligati per diverse settimane a rimanere a casa o, comunque, a muoverci limitatamente nei pressi del proprio domicilio. Ciascuno ha fatto del proprio meglio per non cedere alla sedentarietà, ma siamo consapevoli che non sempre è stato facile svolgere l’esercizio fisico con la stessa frequenza e intensità con cui veniva effettuata prima di questa emergenza sanitaria. Ora, ripresentandosi la possibilità di tornare alle vecchie abitudini, è necessario tenere in debito conto i suggerimenti degli specialisti del campo, per riprendere l’allenamento in maniera sicura ed efficacie”.
Il dottor Giada, come membro del Comitato Scientifico, si rifà ai consigli stilati di recente dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, che è la società scientifica accreditata dal Ministero della Salute per la Medicina dello Sport. Le sue raccomandazioni si rivolgono sia a chi fa sport di tipo agonistico, ma anche a chi pratica esercizio fisico per il benessere o come mezzo preventivo e terapeutico.“L’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha spiegato il Primario – riconosce l’esercizio fisico come uno dei più importanti mezzi per la riduzione del rischio di mortalità e di contrarre patologie gravi come le malattie cardiovascolari, l’ictus, l’ipertensione, il diabete, l’obesità; e va detto che la riduzione dell’esercizio fisico (il cosiddetto “detraining”) può comportare, anche nel giro di poche settimane, riduzione delle performance fisiche e problemi di vario genere a quasi tutti gli organi: infortuni, traumi, problemi muscolari, eventi cardiovascolari, disturbi della sfera psicologica. Riprendere è importante, quindi. E però è fondamentale ricordare che nelle fasi iniziali della ripartenza, per quanto riguarda l’esercizio fisico, vanno tenuti presenti alcuni accorgimenti, con due obiettivi fondamentali: ridurre al minimo i possibili rischi di contagio e non correre il rischio di forzare troppo uscendo appunto da una fase di detraining, per evitare il rischio di infortuni”:
1. Praticare attività fisica a livello individuale, rispettando l’eventuale indicazione all’utilizzo di una mascherina chirurgica per coprirsi naso e bocca.
2. Mantenersi a distanza da altre persone. Considerato che l’attività fisica aumenta la frequenza e la profondità degli atti respiratori e di conseguenza lo spazio percorso dalle goccioline di saliva presenti nel nostro respiro (droplets), sarà necessario aumentare la distanza di sicurezza portandola ad almeno 5 metri durante il cammino e la corsa e ad almeno 20 metri nel caso del ciclismo.
3. Evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti.
4. Appena possibile, dopo l’attività fisica, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, sciacquandole ed asciugandole con una salvietta monouso. Se non si ha accesso ad acqua corrente è possibile ricorrere a prodotti di disinfezione
5. Bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate.
6. Buttare subito in appositi contenitori (ben sigillati) i fazzolettini di carta o altri materiali, come cerotti, bende, eccetera
7. Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate.
8. Qualora si tossisca o starnutisca, coprirsi la bocca e il naso con l’incavo del gomito o con un fazzoletto, preferibilmente monouso, ma non con la mano.
Al fine di contrastare gli effetti deleteri del detraining (del “non allenamento”) sulla ripresa dell’attività fisica, la FMSI raccomanda di attenersi a precise indicazioni in termini di intensità, frequenza, volume e modalità di esercizio. E’ necessario prevedere un aumento graduale del carico o volume totale di esercizio fisico (da aumentarsi ogni 4-6 settimane) ed alternare attività di tipo aerobico (cammino veloce, corsa, ciclismo, eccetera), con attività di tonificazione muscolare (esercizi a corpo libero o con pesi leggeri e/o elastici). Ogni seduta di allenamento deve prevedere una fase iniziale di stretching ed una finale di defaticamento con esercizi di allungamento muscolare.
1. Per le persone “sedentarie” si consiglia iniziare con 150 minuti/settimana di esercizio fisico di lieve intensità, o con 75 minuti/settimana di esercizio fisico ad intensità moderata, fino a raggiungere l’obiettivo di almeno 300 minuti di attività leggera alla settimana, o 150 minuti di esercizio a intensità moderata alla settimana.
2. Per i “moderatamente attivi” si consiglia di svolgere almeno 300 minuti di attività leggera, o 150 minuti di esercizio a intensità moderata a settimana. 15 minuti di attività vigorosa per 1-2 volte a settimana devono essere eseguiti in alternativa all’esercizio leggero (60-120 minuti) o moderato (30-60 minuti).
3. Per gli “attivi” si consiglia di eseguire almeno 150 minuti di esercizio di intensità moderata a settimana, o 75 minuti di esercizio di intensità vigorosa.