Dopo il West Nile Virus, la sanità torna sulle prime pagine della cronaca trevigiana con il Mycobacterium Chimaera, il cosiddetto “batterio killer“.
In questi giorni l’Ulss 3 Serenissima ha attuato tutta una serie di precauzioni per evitare la diffusione del batterio che ha già portato alla morte almeno 6 persone. A causarlo, come già specificato nelle precedenti edizioni del TG Plus, sarebbe stato un malfunzionamento del macchinario per la circolazione extracorporea dell’azienda LivaNova, utilizzato durante le operazioni di cardiochirurgia.
Ora è stato attivato un numero telefonico – 041.9659550 – per tutte le richieste di informazioni.
“Già nel 2015, a seguito della prima comunicazione della ditta produttrice della strumentazione da cui origina il problema – spiega il Primario di Cardiochirurgia Domenico Mangino – il nostro Reparto ha ottemperato a tutte le indicazioni e a tutte le procedure per garantirne la disinfezione. Nel dicembre scorso la macchina è stata completamente sigillata, con un procedimento indicato che impedisce la possibilità di infezione al paziente. Già nell’ottobre scorso, infine la strumentazione è stata collocata all’esterno della sala operatoria: si è data così attuazione alla condizione estrema di sicurezza, a piena garanzia degli interventi che effettuiamo nella nostra Cardiochirurgia. Operiamo quindi con tutte le garanzia di sicurezza – dice il Primario – e quanto al passato possiamo confermiamo che ad oggi nessun paziente operato presso la nostra Cardiochirurgia pervenuto successivamente alla nostra attenzione per patologie di origine infettiva (endocarditi su protesi valvolari, ascessi perianulari, aortiti ecc.) è risultato positivo al Mycobacterium Chimaera”.
Le telefonate saranno prese in carico da un operatore sanitario presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale dell’Angelo, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.30 alle 13.30.
“Ricordiamo agli utenti – sottolinea il dottor Mangino – che se non sono presenti particolari disturbi non è necessario né utile eseguire alcuna visita o accertamento, dato che in assenza di sintomi non esistono test in grado di prevedere l’insorgenza di malattia”.