Nessun “comitato spontaneo” che combatte il malcostume a forza di post su Facebook, nessuna ronda notturna di volontari armati di torcia elettrica e sacro fervore, ma piuttosto un impegno concreto e propositivo, che alla cupa preoccupazione dei cittadini intimoriti e allarmati ha opposto la voglia di riappropriarsi delle strade della propria città, non cavalcando la rabbia e l’orgoglio che ormai sono la reazione più comune di fronte al progressivo imbarbarimento degli spazi urbani, ma contrastando la sporcizia e l’incuria con il bello e l’estro creativo degli stessi cittadini.

E’ stata proprio Treviso, già regno di “sindaci sceriffi” e primo luogo di sperimentazione per le “panchine anti-clochard” (sedute pubbliche a cui veniva aggiunto un poggiagomito centrale per impedire ai senzatetto di distendervisi), a provare per prima una strada alternativa per la rivitalizzazione delle aree meno accoglienti della città; con un’idea tanto originale quanto efficace, due

Angela-Sorrentino-e-Elisabetta-Bertoliniesercenti della Marca hanno infatti deciso di organizzare la prima “sfilata anti-degrado”, un evento interamente ideato dalla proprietaria della pizzeria “Da Pasqualino”, Angela Sorrentino, e dalla titolare della boutique “Max&Co”, Elisabetta Bertolini.
Venerdì 22 aprile, già a partire dalle 18, lungo vicolo Pescatori, si potevano quindi sentire le prove degli impianti audio e scorgere figure affrettate, fasciate in un pratico grembiule, che scomparivano dietro porte e vetrine trasportando bottiglie piene e bicchieri vuoti.
Dalle 20, poi, la festa ha animato l’intero quartiere, le modelle hanno conquistato le carreggiate dopo un attento passaggio al trucco nei camerini allestiti all’interno dei negozi, i flash dei fotografi hanno ricacciato lontani gli ambigui figuri che troppo spesso si radunano dietro via Pescatori. Proprio il rione trevigiano stretto tra corso del Popolo e le rive murate del Sile, infatti, è recentemente diventato teatro di episodi spiacevoli, trasformandosi in un simbolo di tutte quelle zone della città quasi abbandonate a sé stesse, dove con la complicità del buio e di qualche pertugio più riparato è possibile solo indovinare
le sagome degli sbandati che trovano rifugio lontano dalle vie più trafficate.
Agli individui sospetti e ai vandali che imbrattano i muri della città a colpi di bomboletta spray si aggiungono ubriachi e spacciatori, e non è insolito che qualche bisticcio da poco finisca per degenerare in una lite vera e propria, in cui il più agitato non esita a ricorrere alle mani, spaventando i passanti e obbligando le forze dell’ordine ad intervenire per separare i due contendenti.
Proprio a febbraio, tra il supermercato Pam e uno dei locali del vicolo, due extracomunitari avevano trasformato un semplice alterco in un caso da cronaca locale e, esasperati da questa proverbiale ultima goccia, i commercianti e i residenti del quartiere hanno quindi deciso di rimboccarsi le maniche e fare squadra per mettere una volta per tutte la parola fine alla pessima nomea che ormai aleggia sopra il loro rione.
Coniugando la nuova collezione estiva del negozio di abbigliamento di corso del Popolo con le prelibatezze della pizzeria di via Pescatori e mescolando il tutto con una buona dose di musica e voglia di divertirsi, Elisabetta e Angela sono riuscite ad attirare davanti alla loro personalissima passerella mezza città, in un successo che non ha mancato di raccogliere il plauso degli stessi
Giovanni-Manildo-1amministratori locali: Paolo Camolei, assessore comunale alle Attività produttive, ha elogiato l’iniziativa come un perfetto esempio di quello che i privati possono conseguire quando decidono di mettersi a disposizione della cosa pubblica, mentre il vicesindaco Roberto Grigoletto, spronato proprio dal successo dell’appuntamento, ha ribadito l’intenzione del Comune di intensificare i controlli della polizia locale in tutte le aree del centro, con pattuglie in servizio fino alle quattro del mattino; le ronde dei vigili non di discosteranno dal passato solo per gli orari prolungati, comunque: ad affiancare gli agenti ci sarà anche il cane antidroga Trixie,e sarà posta maggiore enfasi nelle ispezioni delle sale slot e delle agenzie scommesse, tenendo altissima la guardia sui casi di ludopatia e sugli orari di servizio. L’idea di Sorrentino e Bertolini, però, non è l’unica che si è posta come obiettivo principale la riqualifica dell’area di Ca’ Sugana: la domenica precedente alla sfilata, lungo la passeggiata della Restera, il festival “Anthropica” ha piantato nel quartiere fiori e antichi alberi da frutto, mentre durante il weekend a seguire ha utilizzato i graffiti di alcuni writer per gettare un ponte ideale fra Treviso e Silea.
Nel futuro del quadrante di piazza Borsa si delineano poi le proposte del gruppo “Treviso d’Arte Diffusa”, che dal 10 al 12 giugno intende riportare la luce in tutte le vetrine della zona, comprese quelle sfitte, abbinando ad ogni civico un’eccellenza artigiana (e già si contano le adesione della libreria Canova, Varisco cristalli e Cappelletto, che offriranno i loro spazi ai maestri cartai, profumieri e conciatori; restano invece ancora incerte le prospettive dell’ex consorzio agrario e del Barcone, ancora in bilico tra le competenze del Comune e della Regione.
Pure i responsabili dell’amministrazione locale, comunque, non sembrano intenzionati a restare con le mani in mano: se dei controlli si è già accennato, infatti, da meno non sono anche i piani per una “task force d’emergenza” capace di intervenire prontamente per risolvere piccoli problemi di manutenzione pubblica, dall’illuminazione a singhiozzo ai cedimenti dell’asfalto, grazie ad un apposito stanziamento del bilancio cittadino.
Giacomo Costa