“Investire sui giovani significa creare le basi per costruire il futuro della nostra società. Per questo abbiamo scelto di aumentare le borse di studio destinate a studenti a basso reddito che potranno contare su un aumento del 15 per cento, pari in media a circa 700 euro, per poter frequentare l’Università. È un segnale importante quello che intendiamo dare in questo momento. Il diritto allo studio va garantito a tutti, ma soprattutto a chi vuole studiare e ha minori possibilità economiche”.
Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia spiega una delle novità introdotte quest’anno con l’adozione da parte della Giunta regionale del Piano degli interventi di attuazione del Diritto allo Studio Universitario per l’Anno Accademico 2022-2023. Il documento annuale è stato integrato con le novità introdotte dal nuovo Decreto ministeriale 17 dicembre 2021, n. 1320 che dà attuazione agli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le poste finanziarie destinate a favore del diritto allo studio universitario ammontano a 40 milioni di euro circa, di cui si prevede di assegnare agli ESU del Veneto il contributo per le spese di funzionamento pari a 10 milioni di euro.
Tra le principali novità contenute vi è l’incremento dei requisiti relativi alla condizione economica degli studenti; l’ISEE e l’ISPE universitari sono elevati, rispettivamente, a € 24.335,11 e a € 37.031,71. Gli importi delle borse di studio regionali sono cresciuti, in media, di 700 euro ciascuna. La borsa per lo studente fuori sede è di 6.157,74 euro, quella per lo studente pendolare è di 3.598,51 euro e quella per lo studente in sede è di 2.481,75 euro.
È rivolta particolare attenzione agli studenti economicamente più svantaggiati prevedendo, a loro favore, un ulteriore incremento del 15% della borsa di studio loro spettante.
“Al fine di promuovere l’accesso delle ragazze alla formazione superiore nelle materie scientifiche, per le studentesse iscritte ai corsi di studio in materie S.T.E.M. (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) l’importo aggiornato della borsa di studio è elevato di un ulteriore 20 per cento – spiega l’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan -. Analogo incremento del 20% dell’importo della borsa di studio è riconosciuto agli studenti iscritti contemporaneamente a più corsi di studio”.
Sono confermate le tariffe di accesso al servizio ristorazione e al servizio abitativo stabilite lo scorso anno accademico 2021-2022 senza procedere ad aggiornarne l’importo.
È modificato da 1.500 a 1.600 euro l’importo della trattenuta dalla borsa di studio per il servizio abitativo che si assesta, comunque, tra i valori più bassi applicati a livello nazionale; l’importo della trattenuta per il servizio ristorazione è stabilito in 700 euro per lo studente fuori sede e in 500 euro per lo studente pendolare.
Sono estesi i requisiti di merito agevolati, già previsti per gli studenti con invalidità pari o superiore al 66%, agli studenti diversamente abili (con riconoscimento ai sensi della L. 104/1992) e si conferma l’esonero dal pagamento della tassa regionale per il DSU a favore degli studenti con disabilità riconosciuta.
Si incrementa da 500 a 600 euro, su base mensile, l’integrazione della borsa di studio per favorire la mobilità internazionale degli studenti, per la durata di permanenza all’estero, fino a un massimo di dieci mesi.
Si conferma in capo alle Università la gestione delle borse di studio regionali per gli studenti iscritti alle Università stesse e, in capo agli ESU, la gestione delle borse da assegnare agli studenti iscritti ai corsi delle Istituzioni per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ed ai corsi di Laurea delle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici abilitate. Gli ESU provvederanno a gestire anche gli altri interventi di attuazione del DSU (servizio abitativo, servizio di ristorazione, ecc.).