Mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, a Bari
Mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, a Bari

Ecco le dichiarazioni di Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, al termine dell’incontro perso a Bari.
“Ho detto ai ragazzi che bisogna essere più incisivi e cattivi sotto porta, non si può ogni volta subire un cross, prendere un goal e fare, ogni volta, una grossa fatica per segnarne più di uno. Noi siamo una squadra con una media di 23 anni, quindi giovane.  A me piace molto allenare i giovani, però dobbiamo anche capire la situazione in cui siamo, in cui i punti portano sempre qualcosa. I complimenti fanno sempre piacere, ma dall’altra parte ci deve essere l’arrabbiatura per aver portato a casa pochi punti nelle ultime tre gare. Stiamo facendo un bel calcio, ma dobbiamo guardare con lucidità e serenità avanti, perché nel nostro campionato dobbiamo portare punti. Sono arrabbiato con i miei ragazzi perché nelle ultime tre partite avremmo meritato molto di più, anche questa sera, ma purtroppo questo non è avvenuto, e questo non ci consente di giocare con tranquillità. Ma allo stesso tempo faccio i complimenti ai ragazzi, perché hanno giocato con grande personalità. Dobbiamo però essere più astuti e determinati nell’ultimo terzo, che è la cosa più importante. Per come giochiamo, dobbiamo creare di più, non si può venire a Bari contro un’ottima squadra – a cui faccio i complimenti – e non essere incisivi sotto porta.  Sull’annullamento del goal, lascio a voi i commenti. Lo chiedo a voi: era fallo?  Sulla stessa azione non è stato prima fatto fallo su Cheryshev? La cosa che più mi dispiace è che ho chiesto al Quarto Ufficiale se era fallo o fuorigioco, e non mi ha risposto. Purtroppo oggi, quando si va al VAR, ormai si cambia tutto. Prima si andava al VAR per lasciare all’arbitro l’interpretazione, ormai si va al VAR per cambiare episodio, quindi a che cosa serve il VAR se non si lascia più l’interpretazione all’arbitro? Ma comunque noi non dobbiamo prendere questo come alibi, la nostra strada è lunga, ma i ragazzi devono essere consapevoli di quello che stanno facendo. Tornando alla partita di oggi: abbiamo affrontato attaccanti che stanno facendo benissimo, dopotutto parliamo di attaccanti di cui conoscevamo le caratteristiche, in una squadra che sta facendo ottime cose, ed è attrezzata per farlo. Ma se devo guardare alla mia squadra: noi abbiamo altri obiettivi. Fatto sta che, quello che ha dato un po’ di fastidio è che abbiamo preso goal su un posizionamento nostro difensivo. Nel complesso i miei difensori si sono comportati bene, ma devono capire che devono farlo per tutti i 90 minuti, non solo per 70 minuti. Su Johnsen: a volte ad alcuni giocatori manca la mentalità vincente, nel senso che ti accontenti di quello che ha fatto. Io in lui credo tanto, ha grandissime potenzialità, ma come per tutti i giovani deve cambiare la mentalità, deve diventare un vincente per poter ambire a palcoscenici più ampi. Io sono il suo allenatore e sto facendo di tutto per questo, poi lui le qualità le ha. Si possono attraversare momenti difficili, ma non è una questione di singoli, perché lui nel complesso ha fatto una buona partita. Quando abbiamo immesso dentro Novakovich con le due punte, difficilmente siamo riusciti a fare un cross. Cose su cui dovremo migliorare velocemente. L’assenza di Jajalo? Sapevamo che avevamo bisogno di un giocatore come lui, ci serviva però oltre che per le sue indiscutibili qualità, anche per la sua forte mentalità, che potesse insegnare a questi giovani. Lui era perfetto per questo, infatti da quando è arrivato il nostro rendimento è salito. Ma ora, i ragazzi hanno delle responsabilità che Jajalo gli ha lasciato. Devono aver capito come ci si allena, come si gioca, e loro lo stanno dimostrando. Però ci vuole continuità, perché quando lotti per la salvezza il punto e la sua importanza si vedono alla fine. L’ho già detto: lottiamo e giochiamo per vincere, ma è meglio non perdere, questa è la continuità. Comunque ho un gruppo sano, che lavora forte, che gioca a calcio, ma deve essere più convinto di quello che sta facendo. Sono sicuro che lotteremo sino alla fine, contro quelle che stanno sotto di noi, perché se avessimo avuto qualche cosa in più saremmo da fuori, ma adesso non lo siamo. Da quando sono arrivato, ho percepito subito quello che mancava. Bisogna far inculcare a questi ragazzi che a volte bisogna essere meno belli anche, ma più concreti.  Adesso però dobbiamo prepararci per Frosinone, e dopo pensare di partita in partita. Ma sono convinto che lotteremo fino alla fine”.