Si apre in tutto il Veneto il calendario della rassegna che racconta il fascino nascosto della regione

 

Si accendono i riflettori sulla rassegna “Veneto: Spettacoli di Mistero” che, nel fine settimana di Ognissanti, apre ufficialmente il calendario della 15^ edizione.

L’iniziativa, promossa da Regione del Veneto e realizzata grazie ai volontari delle Pro Loco aderenti a Unpli Veneto, dà vita a storie e leggende scaturite dalla fantasia popolare e tramandate di generazione in generazione. Un vero e proprio patrimonio culturale che in “Veneto: Spettacoli di Mistero” trova la giusta valorizzazione, divenendo anche importantissimo volano di richiamo turistico.

Una manifestazione che vive anche grazie alla partecipazione attiva del pubblico: le immagini realizzate in ognuna delle date in calendario possono, infatti, concorrere al concorso fotografico “Scatta l’ora del mistero” dedicato alle foto scattate dai partecipanti nelle varie tappe del programma. Storie, racconti e location diverranno così ricordi indelebili anche sui canali social, grazie agli hashtag #spettacolimistero e #ilvenetotistrega.

Fil-rouge che unirà tutti gli appuntamenti del 2023 sarà il fuoco, elemento che, con la sua dualità, continua ad affascinare potentemente la cultura popolare, ricco com’è di significati e interpretazioni: simbolo di conoscenza e illuminazione, ma anche di devastazione e pericolo, è il più puro degli elementi e racchiude – insieme – il bene e il male. Al fuoco, non a caso, tutte le culture del mondo hanno accostato la vita e la morte, il peccato e la purificazione, la distruzione e il rinnovamento.

In particolare, a Treviso e provincia saranno tre gli eventi che, nel prossimo fine settimana, animeranno altrettante località del territorio.

Venerdì 27 ottobre, dalle 19.00, a Combai di Miane (TV) prenderà il via da Piazza Brunelli: LA MAGIA DEL FUOCO, passeggiata teatralizzata dedicata alle leggende della tradizione orale, tra figure misteriose e animali fantastici. Il tutto rievocando l’atmosfera di un antico filò. A guidare la serata, il racconto di Ale: «Oggi Ale torna a casa davvero felice: “Finalmente, nel buio della Preistoria, una scintilla che ricorderò per sempre: ritrovarsi intorno al fuoco fu determinante per lo sviluppo del linguaggio degli Uomini Primitivi”.

Ed ecco l’aggancio, immediato e saldo: i racconti del nonno che arrostisce i marroni! Mentre le braci incandescenti bruniscono le prelibatezze autunnali che vengono messe a cuocere e saltare nella “rostidora”, tra uno svolazzo e l’altro, Ale non si perde nemmeno una parola, pur senza staccare gli occhi dalla fiammata color rame che guizza e ammorbidisce i dolci frutti dalla spessa buccia. Così ha imparato a menadito le gesta del “Barba Zucòn”, il goloso-famoso in tutto il Quartier del Piave, gli stratagemmi adoperati dal “Biss Badaliss” per sorprendere e spaventare le ragazze da marito, e i sentieri, nascosti nel profondo del bosco, dove con più probabilità si può incontrare l’elfo dal buffo copricapo rosso, “el Mazaròl”. E quando Ale chiede qualche particolare in più, o cerca di carpire i segreti sui rifugi degli strani personaggi dei racconti del nonno, c’è giusto il tempo di far girare i marroni un’ultima volta sopra il fuocherello che va scemando, regalando i bagliori finali, e poi bisogna “star svelti, e pelarli finchè son caldi”! Allora tutti rientrano… e vengono accolti dal tepore, che emana dal caminetto, di quel fuoco dal sommesso crepitio, che, fin dalla notte dei tempi, riscalda mani e animi, intiepidisce voci e avventure, suggella ricordi e affetti».

DETTAGLI: Ore 19:00: ritrovo e iscrizione partecipanti in Piazza Brunelli

Ore 19.30 partenza passeggiata con, lungo il percorso, letture di Lucio Colmellere accompagnato dai musicisti Assuera De Vido e Enrico Casarotto. Esibizione del Coro Cismon.

Durata: 2,5 ore. Lunghezza: 3 km

Domenica 29 ottobre, alle ore 17.00, a Tovena di Cison di Valmarino (TV) ci sarà passeggiata animata LE SCINTILLE DI TOVENA. Dal Campo Sportivo Polivalente si arriverà alla Torre dove ci sarà la rappresentazione di antichi metodi di comunicazione con il fuoco (torce, fiaccole, telegrafi ottici…).

Si documenta, infatti, che a fine Seicento la Contea di Valmareno avesse conosciuto un florido periodo di crescita economica, grazie alle attività imprenditoriali dei Conti Brandolini e soprattutto in virtù degli scambi commerciali col vicino territorio bellunese. Molto spesso dalla pianura e dalla pedemontana arrivavano, lungo il Canale del San Boldo, vino, cereali e lana, mentre, dalle valli bellunesi, venivano spediti verso la pianura ferro e leghe. Ma per il duro lavoro nelle miniere agordine serviva, soprattutto… il vino!

Il tragitto era già ben collaudato: si partiva da Cison, si giungeva a Tovena e quindi si valicava il passo del San Boldo per andare ad attraversare il Piave al ponte di San Felice e poi su verso le montagne della Val Imperina o quelle auronzane. In questo lungo percorso erano però necessarie le soste e in special modo le Hostarie, con la “acca” davanti. Oltre a commercianti e trasportatori, i più grandi frequentatori di queste osterie erano gli zattieri. In certi periodi dell’anno l’affollamento era tale che non si trovava nemmeno posto per dormire.

Il racconto inizia il 6 novembre dell’anno 1652, nell’hostaria di Tovena, sopra la piazza, dove Bernardin Agnella e il figlio Cesaro arrivano in piena notte. Bernardin è malato e necessita di riposare. Tuttavia, i tre grandi letti disponibili sono occupati da nove zattieri; altre persone si sono coricate nel fienile e all’hostaria non c’è più posto…

DETTAGLI: Per informazioni e prenotazioni: 377 321 5352 – proloco.tovena@libero.it

Domenica 29 ottobre, dalle ore 10.00, a Revine Lago (TV) presso il Parco Archeologico Didattico del Livelet, si svolgerà il laboratorio per bambini: FUOCHI NELLE PALAFITTE. Insieme agli archeologi del Livelet i bambini potranno comprendere l’importanza del fuoco nella Preistoria, fino al suo utilizzo per la lavorazione dei primi metalli, analizzando i dati forniti dalla ricerca scientifica e la figura sociale del metallurgo preistorico, sicuramente un po’ magica agli occhi dei suoi contemporanei.

Sarà tutto spiegato oppure alcune cose rimarranno un mistero?

La giornata diventerà anche un modo per celebrare il ritrovamento, esattamente 100 anni fa, di una spada di bronzo sulle rive dei Laghi della Vallata. Si tratta del primo reperto rinvenuto e collegato a
quello che più tardi sarà riconosciuto come il sito archeologico di Colmaggiore di Tarzo.

Durante l’evento sarà possibile visitare con le guide tre palafitte costruite come nella Preistoria e partecipare a un laboratorio speciale, oltre ad assistere a dimostrazioni di lavorazione del metallo dal vivo.

DETTAGLI:

  • Dalle ore 10:00 alle ore 17:00: L’ARCHEOLOGO RACCONTA. Visite guidate in costume alle palafitte ricostruite, con focus sulle tecniche di accensione del fuoco e sul suo utilizzo fra Neolitico ed Età del Bronzo (ultima visita guidata in partenza alle 16.00)
  • Dalle ore 14:00 alle ore 17:00:  LA MAGIA DEL FUOCO. Dimostrazioni dal vivo di metallurgia antica
  • Dalle ore 14:00 alle ore 18:00: MISTERIOSE INCISIONI. Laboratorio per la creazione di un ciondolo di rame lavorato a sbalzo, ispirato alle decorazioni presenti sulla spada originale

Quota di partecipazione:

  • Intero € 6 – Ridotto € 4 (4-17 anni / over 65 / portatori di handicap)
  • Gratuito sotto i 4 anni e per residenti nel Comune di Revine Lago (con documento)
  • 2 Adulti + 1 bambino: € 14
  • 2 Adulti + 2 bambini: € 18
  • 2 Adulti + 3 bambini: € 20

Per informazioni e prenotazioni: 0438 21230 – segreteria@parcolivelet.it