Venezia-Torino, Domen Črnigoj - ©Andrea Pattaro/Vision
Venezia-Torino, Domen Črnigoj - ©Andrea Pattaro/Vision

Queste le dichiarazioni di Domen Crnigoj, centrocampista del Venezia FC, che ha incontrato oggi la stampa in videoconferenza.
Innanzitutto Domen: puoi fare un piccolo riassunto di questa stagione finora , per quanto riguarda in particolare il tuo impiego in campo e le tue prestazioni? Ti può ritenere soddisfatto oppure c’è qualcosa che avresti voluto di più da te stesso?
“Diciamo che il nostro desiderio è ovviamente quello di fare più punti possibili, per salvarci il più in fretta possibile, e fare questo ogni settimana; però non dipende solo da noi,  dipende anche dall’avversario, quindi per adesso è un bell’inizio della stagione, e lo si vede anche dalla gente che viene allo stadio, il che significa che anche i nostri tifosi vedono qualcosa e sentono qualcosa, che quest’anno veramente si può fare qualcosa. Sicuramente, per quanto riguarda me, si può fare sempre di meglio: nelle mie prestazioni, come bilancio, vado su e giù, quindi non ho ritrovato ancora quella forma giusta”.
E’ un periodo duro per il Venezia, con tante partite concentrate e con squadre di livello. 
“Contro l’Inter eravamo fino alla fine in partita, quindi penso che in realtà in quell’occasione c’era la qualità per segnare, tant’è vero che nel secondo tempo abbiamo attaccato e li abbiamo messi alle corde. Contro l’Atalanta si capiva dal risultato che, per noi, sarebbe stata dura. Certo, dispiace non aver collezionato punti, anche se nessuno si aspettava la vittoria in queste ultime due partite, però nessuno si aspettava neanche la vittoria contro la Roma: quindi ogni partita la giochiamo entrando in campo sempre con lo 0-0 e poi vediamo come va la giornata. Sicuramente è più facile giocare a casa nostra, con lo stadio pieno, anche perché se finora a casa abbiamo quasi sempre fatto punti, qualcosa vuol dire. Ora abbiamo pochi giorni per recuperare, dovremo affrontare una squadra come il Verona. Ma, come detto, proviamo ad andare a vincere tutte le gare, e vediamo come andrà”.
Tu sei un centrocampista esterno da 4 oppure interno a destra, però in questo momento c’è un’emergenza di difensore di destra. come ti stai trovando, a livello di squadra e personale?
“Per quanto riguarda la forma, penso che la sto trovando giorno dopo giorno; ogni tanto mi capita un piccolo infortunio, ma adesso sono rientrato abbastanza bene in squadra  e mi sto allenando di più. Per fare il terzino fisso, penso di non essere proprio la persona adatta, ma se il mister vuole così, io posso provarci, per pochi minuti posso farcela pure io”.
Alla fine, a Bergamo, nel secondo tempo sei stato l’attaccante più pericoloso.
“In effetti abbiamo avuto due occasioni, compresa la mia, da lontano, quindi la partita non era ancora chiusa, se avessimo segnato almeno in una delle due, forse, avremmo potuto riaprire la gara; avevo una voglia incredibile di giocare”.
Certo, l’Atalanta è una squadra tra le big del campionato. Ma che cosa è mancato a parer tuo?
“Quattro goal sui tre che abbiamo preso li abbiamo subiti dentro neanche 10 metri dalla porta, quindi tutti nell’area di rigore, dove, di solito siamo molto compatti e molto reattivi: anche contro il Bologna abbiamo sofferto un po’, però loro non sono entrati mai dentro i 16 metri; forse a Bergamo non era giornata, anche se indubbiamente l’Atalanta è una squadra molto forte. Bisogna imparare qualcosa dai nostri errori e fare in modo che non si ripetano mai più, perché abbiamo incontrato già squadre forti, però nessuno ci aveva segnato in questo modo: certo, loro hanno la qualità dei singoli e hanno fatto la differenza in questa partita, però non possiamo lasciare spazi così facilmente”.
Probabilmente dovete anche entrare maggiormente nell’area avversaria, perché 12 goal realizzati finora sono pochi.
“Questo sicuramente. Penso che, delle occasioni che abbiamo avuto, avremmo dovuto dobbiamo sfruttarle meglio. Noi tiriamo troppo poco da fuori area, anche questa è una cosa che dobbiamo migliorare tanto, pure noi centrocampisti, e di certo dobbiamo creare tanto per fare goal. Poi va detto che se gli avversari hanno una palla persa da noi, ce la puniscono subito, quindi sicuramente manca un po’ di un po’ di esperienza in Serie A, e bisogna essere più bravi su queste cose”.
Come vedi la gara contro il Verona?
“E’ una partita simile a quella che è stato con l’Inter e l’Atalanta. Il Verona è una squadra aggressiva, diversa da quando, l’anno scorso, li abbiamo messi in difficoltà in Coppa. Ma siamo in casa, per lo più davanti al nostro pubblico, e dovremo dare qualcosa di più, loro dovranno ammazzarci per venire a prendere punti”.
Anche in trasferta però avete un seguito di pubblico notevole. Vuoi lanciare un messaggio alla tifoseria che vi segue anche fuori casa?
“Non ho mai visto un sostegno così forte. Indubbiamente, sia nel bene sia nel male ci seguono, ci hanno sostenuto anche dopo aver subito quattro goal, dove di certo eravamo molto arrabbiati. Noi gli siamo grati e spero che continuino così fino alla fine della stagione, anche perché loro sono il nostro dodicesimo uomo in campo”.