Il Venezia Fc riesce a superare il primo turno del nuovo format della Coppa Italia. Lo ha fatto battendo il Frosinone ai calci di rigore sul terreno dello Stadio Mazza di Ferrara, vista l’indisponibilità del Penzo che, secondo cronoprogramma, dovrebbe essere pronto per il week-end del prossimo 19 settembre, data in cui è stata fissata la prima partita casalinga stagionale in campionato. Guardando l’andamento del match, in particolare il numero di azioni pericolose, dopo i novanta minuti avrebbe meritato il passaggio del turno la formazione ospite che, però, non è riuscita a sfruttare al meglio le occasioni avute. Nei tempi supplementari non è stato un caso che proprio in apertura sia stato Gori a sbloccare la partita, ma poi è arrivato il calcio di rigore per intervento falloso su Johnsen sfruttato da Di Mariano. Sull’1-1 dopo i 120’, si è andati dagli undici metri ad oltranza, fissando il punteggio finale sul 9-8 per la formazione di mister Zanetti che ha commentato così la prestazione dei suoi.
“L’aspetto positivo di questa partita è sicuramente il passaggio del turno. Onestamente devo dire che oggi non è stata la nostra migliore prestazione di questa prima parte della stagione, perché l’abbiamo interpretata non bene. Abbiamo incontrato un avversario che ci aspettava, che voleva colpire sui nostri errori e noi abbiamo esattamente fatto questo. Abbiamo sbagliato tantissimo a livello qualitativo, abbiamo subito due, tre ripartenze dove abbiamo rischiato di prendere goal. La gara è stata difficile, contro un avversario ben schierato in campo. Ora dovremo analizzare quanto abbiamo fatto, vedendo quali sono stati gli errori, in modo tale da cercare di migliorare”. Un match nel quale gli arancioneroverdi non sono riusciti ad essere efficaci in attacco. “Questo è dipeso dal fatto, appunto, che il Frosinone ci aspettava dietro la linea della palla, ci toglieva tutti gli spazi, noi non abbiamo avuto in alcune situazioni la giusta qualità nella manovra, anche se i presupposti gli abbiamo creati, solamente che ci è mancato l’ultimo passaggio, la giocata importante. Qualche bella azione è stata costruita, assieme a tanti errori che dipendono anche dal fatto che quello che si è visto è ancora calcio d’agosto. La squadra è ancora gran parte nuova, quindi ci vuole pazienza e non è possibile avere tutto e subito. È normale che ci sia ancora molto da migliorare”. Ci sono state alcune note positive come la prestazione del difensore centrale Caldara che ha fatto il suo esordio con la maglia arancioneroverde. “Sono contento per lui visto che viene da un lungo periodo difficile, dove noi come Venezia, io per primo, abbiamo creduto tanto nel farlo venire nel nostro club. Da sottolineare il fatto che ha disputato ben 120’ dopo tantissimo tempo. A fine partita l’ho abbracciato perché l’ho visto veramente contento e questa è una nota davvero positiva, un giocatore che ha dimostrato essere di altissimo spessore. Per quanto riguarda noi, va detto che oggi ci mancavano cinque titolari in campo. Questo non è assolutamente un alibi, ma certamente posso dire che saremo diversi rispetto a quello che sarà il nostro approccio al campionato. L’impegno c’è stato, la qualità di gioco meno, il risultato c’è ma in assoluto non mi accontento di questo e dobbiamo assolutamente lavorar sodo per andare a giocare almeno ai livelli che noi sappiamo avere”. Bertinato ha dimostrato di essere un portiere pronto e ha sostituito bene Maenpaa. “Ha giocato una ottima partita, sono molto contento per lui, anche perché abbiamo avuto questa defezione all’ultimo, e quindi ha avuto l’opportunità di mettersi in mostra, e di averla sfruttata molto bene”. Dopo tanto tempo, si è rivisto Vacca, un recupero importante per questa stagione. “Assolutamente sì, credo che lo abbia dimostrato. Credo che la squadra, quando è entrato Vacca, abbia cambiato pelle. Non è stato un caso perché il giocatore alla grandissima personalità abbina anche grande qualità. Ha idee, ragiona calcio, e per come imposto io, lui è un giocatore determinante, per cui sono molto molto contento che abbia recuperato. Lo ha fatto bene, senza mettere in campo nessun tipo di paura, nonostante fossero esattamente sei mesi che non giocava, quindi anche per lui sono molto contento che abbiamo un’arma in più”.