Joel Pohjanpalo e Cristian Molinaro
Joel Pohjanpalo e Cristian Molinaro


Nella mattinata odierna è stato presentato ufficialmente il nuovo attaccante del Venezia FC, Joel Pohjanpalo.
Il nuovo acquisto è stato introdotto dal Direttore Tecnico Cristian Molinaro: “Io e Joel abbiamo in comune il fatto di essere stati in Germania per un certo periodo. Avevamo necessità di completare il reparto avanzato con le sue caratteristiche specifiche, ed è saltata fuori quest’occasione. Stiamo parlando di un giocatore di livello internazionale, sia in nazionale che nelle competizioni europee ha fatto qualcosa, per noi è un onore averlo con noi”.

Quindi è stata la volta del nuovo attaccante arancioneroverde.

La nostra videointervista esclusiva a Joel Pohjanpalo

“Ho debuttato contro il Sudtirol dopo che ero arrivato da appena due giorni, ma, nonostante questo, ritengo che, entrando dalla panchina, ho potuto portare qualcosa di nuovo al gioco in campo, così come gli altri giocatori che sono entrati in corso gara. Se siamo riusciti a sbloccare il risultato, è perché il Sudtirol difende molto in basso, quindi bisognava trovare quel qualcosa in più”.

Le prime impressioni

“Il Venezia FC è una squadra giovane, anche in termini di età, e spero di fare da guida a questi ragazzi, che dimostrano già tanta ambizione”.

Differenze tra calcio italiano e tedesco

“So che c’è sempre stata rivalità, ma posso dire che in Italia c’è tanto sentimento, che forse in Germania manca un po’, e comunque anche in serie B del campionato italiano c’è un ottimo tasso tecnico”.

I rapporti con Joronen e Maenpaa 

“Certo, ci ho parlato prima di venire qui. Tra l’altro Joronen è stato il mio testimone di nozze, quindi è uno dei miei migliori amici. Nonostante avessi a disposizione tante scelte di club, dopo che entrambi mi hanno detto belle parole in merito alla società e al progetto, ho ritenuto che quella del Venezia FC fosse la scelta migliore, e sono quindi anche contento di essermi riunito ad amici di così vecchia data”.

Squadre e giocatori preferiti

“La mia squadra preferita era il Liverpool, e il mio giocatore preferito era Owen, mentre in Germania non si può non avere come punto di riferimento Lewandowski”.

Eriksen e Danimarca-Finlandia

“In realtà non ci sono parole per descrivere quello che è successo a Eriksen. Certo, calcisticamente sono orgoglioso di avere segnato il primo goal con la Finlandia in una competizione importane, ma tutto, logicamente, è stato messo da parte, perché in quel momento l’unica cosa che contava era lo stato di salute di Eriksen”.

Venezia

“Ovviamente Venezia tutti la conoscono; è  una città così particolare, con una cultura e una storia notevole, l’ho visitata e ne sono rimasto incantato, tanto che, con mia moglie, sto cercando un appartamento proprio là, perché voglio godermi l’esperienza di vivere esattamente nell’isola”. 

Il derby di Cittadella 

“Mi sento già pronto, poi ovviamente deciderà il mister se impiegarmi da subito o meno”.

Le caratteristiche 

“Preferisco giocare nell’area, essere la punta più incisiva, la cosa che preferisco è fare goal, sfruttare le mie capacità fisiche per fare risultato”.

Il numero 20

“Il 20 è sempre stato il mio numero, con cui ho iniziato da professionista, quando è disponibile lo voglio sempre”.

Mister Javorcic

“E’ un tecnico molto appassionato, che ci tiene al suo lavoro, penso che abbia le caratteristiche giuste per allenare giocatori giovani in squadra; tecnicamente è tatticamente andiamo d’accordo, spinge sempre i giocatori a dare il massimo”.

Al termine della conferenza stampa, Molinaro, interpellato dai giornalisti presenti, ha fatto il punto della situazione sul calciomercato.

Luca Fiordilino

“Luca rimane con noi,  quelle di una sua cessione sono voci di mercato che spuntano come funghi. Luca non si muove da qui”.

Antonio Vacca

“Vederlo in rosa? Dipende, è chiaro che siamo a 5 giorni dalla chiusura del calciomercato, nei prossimi giorni capiremo se succederà qualcosa. In lista non c’è un problema numerico di over. Ma è in corso la stessa valutazione, fatta all’inizio del ritiro, con Antonio medesimo. Altri che potrebbero uscire? No”.

Lauri Ala-Myllymaki

“Stiamo cercando una soluzione con la Triestina. Per il momento è un giocatore della Triestina, ma dobbiamo valutare anche lui. Dobbiamo fare insieme le valutazioni”.

Il centrocampo

“Abbiamo un centrocampo abbastanza competitivo, per quanto riguarda il mio punto di vista: più competizione c’è in rosa, più si alza il livello in campo. Pertanto, nuove entrate, in generale non ne sono previste, attualmente”.

Il ruolo di Kofod Andersen

“Il mister lo ha provato come mezzala e in avanti. Il mister fa valutazioni partita dopo partita. Chiaro che Crnigoj e Cuisance non possono fare il play. Andersen è abituato a giocare nel centrocampo a due, ma è un giocatore di una disponibilità infinita, spinge in ogni allenamento. Inoltre la valutazione va fatta in base all’avversario, cosa che spetterà al mister”.

Mickaël Cuisance

“Ha fatto un ritiro importante a Rogla; poi ha avuto la necessità di tornare in Francia. su di lui c’erano dei sondaggi di alcuni club, ma nessuna offerta concreta ed ufficiale, quindi il ragazzo, dopo aver parlato con l’agente, ha deciso di sposare il nostro progetto. Si tratta, per noi, di un giocatore con qualità che non si possono discutere, è quella mezzala con caratteristiche diverse rispetto a quelle che abbiamo. Ha fatto scelte importanti per noi e per lui. Ci deve però dimostrare di essere un giocatore di categoria superiore. Ha spirito di sacrificio, mentalità di gruppo, quando si parte da queste basi vuol dire che il giocatore ha la testa di voler diventare un giocatore leader, non solo dal punto di vista tecnico. Ma sta lavorando molto anche a livello umano”.

Jack de Vries

“Lui ha avuto un piccolo problema fisico in ritiro, poi risolto. A noi interessa lo spirito con cui affronta le partite. C’è un percorso anche sui di lui, credo che il mister possa lavorare con cui alche a livello individuale per farlo migliorare in generale; è un ragazzo su cui siamo molto attenti. Tiene botta, impatto, l’anno scorso l’ho già visto giocare nella Primavera, e quando veniva a giocare in prima squadra, era uno degli elementi su cui prestare attenzione. Jack parte largo a destra nello scacchiere, anche perché a destra è l’unico mancino che abbiamo”.