Marco Modolo, capitano nonché difensore del Venezia FC, ha incontrato i giornalisti in web-conference a pochi giorni da big match in casa dell’Empoli.
Marco innanzitutto: immaginiamo che l’euforia all’interno dello spogliatoio sarà altissima, lo stesso mister Zanetti, solitamente molto cauto, ha detto che si può sognare, seppur tenendo d’occhio una gara dopo l’altra e pensando prima di tutto alla salvezza.
“E’ evidente che questo è un periodo molto positivo, però credo pure questo: l’esperienza insegna che, così come dopo Pordenone , quando era da  6 o 7 partite che non vincevamo, e siamo stati bravi a non abbatterci, ma a credere sempre in noi stessi, così dobbiamo fare adesso, stando cioè attenti a non cavalcare troppo l’onda dell’entusiasmo, perché sarebbe un grande errore; manca veramente un terzo di  campionato e si fa presto a rovinare tutto. Ovviamente la classifica è bella, ma dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad ora, cioè preparare le partite una per volta, senza star lì a guardare, l’avversario e la classifica,  ma preparando la partita nel miglior modo possibile e arrivarci pronti per fare la nostra prestazione, come detto indipendentemente dalla compagine che affrontiamo. Questa, credo, sia stata sempre la nostra forza e deve continuare ad esserlo. Non deve essere la classifica la nostra forza, altrimenti faremmo un errore molto grande”.
Tu personalmente come stai, dal punto di vista fisico?
“Sto bene: sono due tre partite che mi sento davvero bene. Ho avuto un periodo con due infortuni abbastanza seri, che mi hanno tenuto lontano  dal campo da gioco, però  adesso è un mese e mezzo che lavoro con continuità, le gambe rispondono bene”.
Che partita ti aspetti contro l’Empoli?
“Sicuramente sarà una bella partita, perché comunque sono due squadre che si affrontano, che giocano a calcio o almeno provano a farlo; inoltre e conosciamo bene Mister Dionisi, è un allenatore che,  anche se i suoi ragazzi non vengono da un periodo in cui sono stati premiati dai risultati, è molto bravo a fare in modo che anche in questo momento un po’ difficile la squadra continui a pretendere un certo tipo di lavoro. Pertanto, sono sicuro che verranno fuori per come realmente sono, d’altronde se sono primi in classifica non è certo per caso, anzi, hanno dimostrato di essere i più forti. Per questo, sarà una partita molto difficile e impegnativa, e dovremo fare una grande prestazione sotto l’aspetto tecnico e sotto l’aspetto caratteriale, perché loro hanno giocatori che se sbagli la giornata  ti possono castigare in qualsiasi momento. dobbiamo fare una grande gara, come all’andata, in cui abbiamo fatto  la partita perfetta, perché abbiamo concesso pochissimo, siamo stati sempre ordinati, e del resto, contro squadre con un livello tecnico così alto, l’unico modo per far risultato è proprio quello di fare la partita perfetta”.
Tu e Ceccaroni avrete un bel daffare a limitare un goleador come Mancuso.
“Certo, è un giocatore che apprezzo moltissimo, perché oltre ai goal fa anche un grandissimo lavoro per la squadra, e poi credo che l’attenzione sia un po’ per tutto il loro reparto avanzato, perché hanno giocatori come Moreo e lo stesso Mancuso. Sarà insomma un bel test, ci sarà sicuramente molto da fare, però sono fiducioso che possiamo fare una partita perfetta”.
Rispetto proprio all’andata: può essere, con il senno di poi, che quello sia stato un momento di svolta a livello mentale?
“Comunque siamo stati l’unica squadra ad averli battuti, loro, la prima in classifica, facendo una grandissima prestazione, quindi significa che le qualità ce le abbiamo e potremo così continuare a credere in noi stessi.  Perciò non dico che sia stata la partita della svolta, ma indubbiamente è stata quella partita che ci ha dato la consapevolezza che disputando la partita perfetta avremmo potuto giocarcela con chiunque”.
Dopo la sconfitta col Pordenone eravate fuori dai play-off, mentre ora, a distanza di un e poco più e siete lì a meno 4 dalla vetta, si parla di promozione diretta.
“Di certo c’è che se in 6 sei partite  abbiamo fatto 16 punti credo che tutto sommato siamo meritati, perché abbiamo fatto veramente delle prestazioni di livello. Le vittorie sono state tutte qualcosa di inaspettato ma comunque di meritato”.
Anche perché avete dimostrato più volte anche nell’ultima partita contro l’Entella di reagire nonostante foste andati sotto.
“E’ stata una dimostrazione di forza, da parte di questa squadra, anche dal punto di vista  mentale, perché comportarsi come se non fosse successo niente, continuando a fare il nostro gioco, credo sia un bel segnale. Siamo stati premiati per questo. alla fine, contro l’Entella, la vittoria è meritata perché  anzi abbiamo avuto quattro o cinque occasioni che ci avrebbero consentito di chiuderla molto prima, il che è senz’altro un segnale positivo che ha dato questa squadra. È questa la cosa più importante: dare continuità ai risultati, ci siamo riusciti e speriamo di portare i tre punti  a casa”.
Pensi che sia plausibile che in questa gara di ritorno tutta la pressione sia rivolta verso l’Empoli, e stavolta proprio per il loro risultati dell’ultimo periodo?
“Può essere, ma parliamoci chiaro: la loro squadra , ad inizio anno, doveva essere tra le candidate alla promozione, e stanno facendo quello che un po’ tutti si aspettavano. Vero è in questo ultimo periodo non stanno facendo molto bene, ma credo che entrambe le squadre abbiano molto da perdere. Ciò premesso, non credo abbiano più pressioni rispetto a noi, anche perché ripeto: conosco molto bene  Mister Dionisi e so che è molto bravo in questo senso, lavora molto e non credo abbiano un contraccolpo psicologico per gli ultimi risultati, anzi: saranno ancora più motivati”.
Ritroverete due ex: Stefano Moreo e appunto Alessio Dionisi. A proposito del Mister: qual è la cosa più bella che vi ha lasciato nel corso dell’anno che avete vissuto insieme?
“Moreo secondo me sta facendo meno rispetto a quello che che può fare; è un bravissimo giocatore, determinante per l’Empoli, però, per le qualità che ha fatto vedere qui a Venezia, anche in allenamento, io pensavo arrivasse veramente in serie A, ma penso che ci arriverà lo stesso, magari  con qualche anno di ritardo , e questo perché è un ragazzo veramente straordinario, che dà il 100% di se stesso ogni giorno, in ogni partita. quanto a Dionisi, l’anno scorso credo sia stato una sorta di anno zero, perché ci sono stati veramente tantissimi giocatori nuovi, quasi tutta la squadra era nuova, e costruire da zero quello che ha costruito lui è stato veramente qualcosa di importante, su cui poi mister Paolo Zanetti, quest’anno, ha potuto continuare a lavorare a migliorare questo gruppo. Quindi sicuramente va dato molto merito a lui per quello che ha fatto l’anno scorso; la sua è una mentalità volta a  credere sempre nel lavoro, nelle proprie idee di gioco, anche nei momenti difficili e credo che questo sia il nostro punto di forza, nonché quello che lui ci ha lasciato”.
Tu che sei il capitano, devi fare anche un po’ da chioccia alla squadra, specie per i nuovi arrivati, soprattutto ai più giovani. Come  si stanno inserendo, a tuo avviso?
“Mai stato facile fare il capitano come quest’anno! Voglio dire: penso che questo gruppo, come  ho detto detto l’anno scorso, perché è veramente quello che penso, e a maggior ragione quest’anno, sia un gruppo dove, credo, bastino due o tre giorni, per un giocatore nuovo p,er inserirsi e trovarsi bene perché non ci sono “gruppetti” all’interno dello spogliatoio: tutti vanno d’accordo con tutti. Certo, ogni tanto ci si manda a quel paese, in campo, ma è normale, fa un po’ parte del gioco. Inoltre è una rosa molto ampia, e abbiamo bisogno di tutti, perché soprattutto dopo due infortuni molto gravi come quello di Vacca, come quello di Lezzerini, abbiamo dimostrato comunque di saperci compattare ancor di più e di andare a sopperire a queste assenze. Tutti stanno facendo la loro parte, ed anzi: probabilmente qualcuno che magari è stato fuori, in queste ultime partite, meriterebbe di giocare di più, ma perché penso  che ognuno, una volta chiamato in causa, ha fatto molto bene. Tutti, insomma, meriterebbero più spazio per quello che fanno in allenamento, penso ad esempio a Svoboda o a Cremonesi, ma del resto abbiamo ancora tante partite sono sicuro che tutti troveranno spazio”.