Il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer
Il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer

Questa mattina il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, ha incontrato la stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

Presidente è soddisfatto del percorso della sua squadra o si aspettava qualche cosa di più?

“Quando si comincia una nuova stagione, dopo la retrocessione, bisogna adattarsi, aspetto questo più psicologico che fisico. Il che può creare difficoltà nell’avvio di stagione, riferendosi alla necessità di adattarsi. Le prime partite servono per conoscersi come gruppo, e riprendersi dalla “sbronza” della serie A. La prima vera partita, al di là del risultato, è stata quella col Pisa, poi con il Cagliari è stata la partita migliore, in cui ho visto una squadra molto coesa”.

Si può già parlare di obiettivi?

“La qualità della rosa è tale da poterci consentire di rimanere nella parte alta della classifica. Abbiamo trattenuto giocatori importanti e acquisito altri calciatori come Pohjanpalo e Cherishev, che hanno giocato in altre categorie. Inoltre ci sono elementi ulteriori nel progetto a lungo termine: la Primavera, che ha avuto un ottimo avvio di stagione, per la prima volta abbiamo una squadra Under 18, la quale pure ha avuto un ottimo avvio, e il progetto del femminile, che abbiamo portato avanti”

Come sta procedendo la costruzione degli edifici al Taliercio? Si possono già ipotizzare le tempistiche?

“Ho visitato il cantiere nel pomeriggio di ieri, con mia moglie, dopo un mese dall’ultima volta. L’edificio principale ha visto progressi molto importanti, si potrà occupare alla fine dell’anno solare. Entro marzo 2023, invece,  saranno pronti gli altri edifici”.

Sul Penzo invece? E sul nuovo stadio?

“Ho parlato con il sindaco la scorsa volta. Al momento il Penzo è la nostra casa, per il futuro prossimo, ma valutiamo di entrare nel nuovo stadio, se e quando verranno ultimati i lavori. Mi chiedo tutti i giorni come possiamo migliorare, per quanto riguarda il Penzo. Ci sono difficoltà logistiche evidenti, come il fatto di arrivare allo stadio. L’anno scorso si giocava contro squadre di calibro elevato, quest’anno i risultati di affluenza sono stati, fino ad ora, un po’ deludenti. La soluzione è vincere, e incontrare i tifosi più spesso. La partita di sabato sarà un banco di prova molto importante, con squadra che sta facendo molto bene in campionato. Se dalla Puglia tanta gente arriverà al Penzo, ci aspettiamo tanta gente anche per quanto riguarda veneziani e mestrini”.

Tanti imprenditori americani investono in Italia. Come mai? E che cosa si dice del calcio italiano negli Stati Uniti?

“In generale è un momento in cui c’è tantissimo investimento nello sport professionistico, perché si comincia ad avere contezza del marketing e delle potenzialità del brand. Inoltre è anche una questione di budget. Io credo nel progetto Venezia, non ho intenzione di andare da nessun’altra parte. In America si assiste a una grande espansione per quanto riguarda il calcio, ma ci sono tantissimi altri sport molto popolari, quindi per il consumatore tifoso c’è ampia scelta. Vorremmo vedere però un aumento di seguito nel calcio femminile, che in America è molto popolare. Il percorso sarà lungo, ma l’ambizione è tanta”.

Ha rimpianti per aver ceduto Mazzocchi? E come risponde a Collauto, il quale dice che la decisione di cederlo non è stata collegiale, bensì sua, presidente?

“Pasquale è stato un ottimo giocatore per noi, molto importante, e penso che avrà un futuro radioso. Gli ho scritto dopo aver avuto notizia della sua convocazione in nazionale, nello specifico con lui e Francesco Forte ho un bellissimo rapporto. Ma non ho rimpianti, perché il passato è passato e bisogna andare avanti. Mazzocchi è stato aggiunto alla squadra lagunare dopo la retrocessione del Perugia, si è rilevato un ottimo giocatore. Poi però ha preferito guardare ad altri lidi. Abbiamo cercato di trattenerlo, ma la sua scelta e del suo agente è stata diversa. Collauto? Rimane di fatto un dipendente del Venezia, per cui si tratta di una questione interna e che, in quanto tale, verrà risolta internamente. Per quanto riguarda le sue dichiarazioni, quindi, no comment”.

Quindi quali funzioni ha Collauto all’interno della società?

“Il suo contratto prevedeva comunque la sua permanenza in quanto dipendente dell’area sportiva, se fosse stato sollevato dall’incarico dirigenziale. Il concetto è che, se non si è più dipendenti di una società, si può dire quel che si vuole, non così se si rimane dipendenti della società medesima”.

Detto delle difficoltà logistiche per lo stadio Penzo, quali iniziative avete in programma per fidelizzare i tifosi?

“Si lavora duramente tutti i giorni per portare più tifosi possibili allo stadio, cercando nuovi modi. Recentemente, abbiamo lanciato iniziative per studenti universitari, poi va detto che allo stadio vengono anche molti più turisti, perché la campagna di lancio delle magliette è stata molto importante. Preferirei quasi che non ci fosse posto per i turisti, nel senso che vorrei tanti tifosi locali allo stadio. La location del Penzo, non dimentichiamolo, è bellissima. Stiamo provando tante iniziative, tipo quella del biglietto integrato per il trasporto pubblico, nonché la possibilità di portare un amico allo stadio. E rispetto ad altri club di serie B abbiamo la fortuna di avere una città che merita di essere visitata, un’attrazione in più. “.