Duncan Niederauer, Presidente del Venezia FC - foto Notizieplus
Duncan Niederauer, Presidente del Venezia FC - foto Notizieplus

Duncan Niederauer, Presidente del Venezia FC, è intervenuto questa mattina in conferenza stampa a Ca’ Venezia.
Il numero uno del sodalizio arancioneroverde ha affrontato diversi aspetti.

La partita contro il Cittadella.

“Per quattro volte io sono andato a vedere la partita in curva, e abbiamo ottenuto altrettante vittorie e 12 punti. Siamo una squadra forte, in forma. Mancano 12 gare alla fine, certo, per cui è giusto l’approccio di affrontarne una alla volta, ma fa un certo effetto vedere che, a questo punto della stagione attuale, abbiamo ottenuto più punti dell’intera stagione dell’anno scorso”.

Mister Paolo Vanoli

“Ci sono stati rumors su di lui: per me è strano leggere di una sua eventuale partenza, è legato a noi con un contratto fino al 2026 e non ha mai espresso la volontà di andarsene. Non ha senso. Lui è motivato, ha un contratto importante perché ha dimostrato di meritarselo. Negli ultimi 15 mesi ha fatto un lavoro incredibile per il Venezia, e d è quindi inevitabile che abbia catturato l’attenzione degli addetti ai lavori. Comunque, io lui e Antonelli parliamo molto tra di noi. Non siamo sempre d’accordo, ma siamo sempre insieme. Non sempre abbiamo la stessa opinione, come del resto avviene tra marito e moglie, ma siamo sempre uniti e sulla stessa lunghezza d’onda”.

La squadra

“Sono tornati Svoboda e Idzes, ed entrambi, ieri contro il CIttadella, hanno fatto una grande partita. Il loro rientro ha dato più opzoni al mister, per scegliere il modulo con cui giocare. Abbiamo un allenatore molto flessibile, che si sa adattare alle situazioni, così come abbiamo giocatori molto duttili. Abbiamo avuto, con il ritorno di Svoboda e Idzes, più frecce al nostro arco, e il fatto di avere più opzioni è fondamentale per noi”.

Il calciomercato invernale

“Qualcuno potrebbe essere scettico in merito a quello che sto per dire: la realtà è che avevamo già deciso a dicembre di non muoverci a livello di ingressi nel mercato, a prescindere dal ban. Perché credo che la nostra squadra sia forte, l’ho sempre pensato e la squadra lo ha dimostrato. Abbiamo deciso di non fare aggiunte perché questa squadra può battere ogni tipologia di avversario. E’ un atto di fiducia sia per l’allenatore che per i giocatori, che sono sempre sul pezzo e pronti a combattere. In estate abbiamo aggiunto diversi giocatori di talento, che non si sono mai risparmiati. Ma in fin dei conti abbiamo sempre portato giocatori di qualità, la nostra è una delle squadre più talentuose della serie B. Questa squadra può vincere e ce la farà, non ci sono alibi perché questa è una squadra forte”.

Aspetti finanziari

“E’ evidente che, negli ultimi anni, abbiamo speso tanto, forse troppo. 50 milioni di euro in 3 anni, per l’esattezza. E’ una cifra molto importante. Di questi 50 milioni, 35 milioni sono stati investiti per i giocatori, nei confronti dei quali abbiamo saldato quasi tutti gli aspetti economici, ad eccezione di tre situazioni che stiamo cercando di risolvere in questi giorni. Gli altri 15 milioni di euro li abbiamo invece investiti in infrastrutture, di cui ne abbiamo saldati 14, tra lo stadio e Ca’ Venezia. Ma la maggior parte delle spese sono state sostenute. Rimangono ancora alcune pendenze da saldare, ma a riguardo stiamo facendo del nostro meglio per i nostri creditori, che ringrazio per la pazienza nei nostri confronti. Paghiamo, comunque, regolarmente tasse e stipendi. E abbiamo già riscattato il 60% dei Bond per costruire Ca’ Venezia. Ogni giorno lavoriamo per soddisfare i creditori”.

I ban

“Stiamo parlando con le squadre in questione per risolvere i problemi, abbiamo avuto un colloquio con uno dei rappresentanti di una di queste squadre, sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane. I ban effettivi sono due: un debito e un credito. I rumors su un terzo ban non corrispondono al vero. Ci sono due situazioni, pertanto, che stiamo portando avanti attraverso il dialogo e non tramite la FIFA. C’è un club che ci deve pagare quanto ci spetta. Il dialogo è assolutamente aperto, ma escludo che la squadra a cui dobbiamo dare soldi si rivolga alla FIFA, così come noi non ci vogliamo rivolgere alla FIFA per ottenere dall’altra squadra quanto ci spetta. Nella fattispecie: abbiamo un credito per Zabala e un debito per Sverko, e quello che ci devono per Zabala è più alto di quello che dobiamo per Sverko. Le trattative sono ancora aperte, quindi”.

Gli investitori

“Siamo in contatto con potenziali investitori, il nome di Cerberus, che è stato riportato dai quotidiani, corrisponde al vero, è uno dei potenziali investitori, ma non è l’unico. Si tratta di investitori privati, che amano la città, sono principalmente statunitensi. La maggior parte resterà all’interno del Club, alcuni usciranno mentre ne entreranno di nuovi entro la fine di marzo. Nel prossimo mese, quando tornerò in Italia, spero che si siano concretizzate le altre novità che ci stiamo aspettando. A settimane, quindi, è previso l’ingresso di investitori privati. E, una volta fatto questo, c’è la possibilità che, in seguito, arrivi il fondo”.

La serie A

“Ho letto che il Club non vorrebbe andare in A. Mi sembra assurdo, perché la promozione sarebbe per noi un booster importante. Abbiamo una squadra forte, che può vincere, sono molto orgoglioso di questa squadra. Se guardo alla squadra del luglio dell’anno scorso e quella di adesso: è vero, è cambiata, ma quella attuale può ambire ad andare in serie A. Sarebbe insomma una grossa spinta per le nostre ambizioni. Non ho intenzione di mettere pressioni ai ragazzi. L’approccio è sempre quello di affrontare una gara per volta, passo dopo passo. E’ evidente che io voglia andare in A. Perché non vorrei la promozione?”

Lo stadio nuovo

“Questa settimana non c’è stato tempo di fare incontri. La prossima settimana invece è previsto un incontro con il Sindaco, penso che ci andrà Antonelli, e quindi spero la prossima settimana di avere notizie. Vogliamo capire il prima possibile qual è il nome del vincitore del bando per dialogare con loro. Stiamo aspettando notizie, in tal senso, anche noi stessi”.

Johnsen

“Gli abbiamo offerto un’estensione, un prolungamento del contratto. Ci ha detto: “No, grazie”. E’ stata una sua scelta quindi. Mi dispiace, certo, che sia stato venduto a una squadra rivale. Voglio bene al ragazzo, ma a un certo punto vanno fatte delle scelte, che io ho fatto nell’interesse del Club. E comunque la squadra sta vincendo anche senza lui e non ha bisogno di alibi. Ma adesso questo fa parte del passato, non voglio più parlarne. Pensiamo al presente e al futuro”.