Michael Svoboda, difensore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in videoconferenza. Ecco le sue dichiarazioni.
Nell’ultima gara, contro il Como, a detta di molti si è visto il miglior Venezia della stagione. Sei d’accordo?
“Mi sembra proprio di sì, perché abbiamo disputato buon primo tempo dove forse potevamo segnare anche di più, ma siamo comunque felici perché tutto è andato bene. Il secondo tempo poi è iniziato ancora meglio, con due goal. L’importante era prendere l’intera posta in palio”.
Sembra inoltre che tu nelle ultime partite sia sceso in campo con maggiore sicurezza.
“Sì, mi trovo bene adesso, con mister e staff, del resto sono sempre contento quando posso giocare. Nel calico si sa che è così per tutti. Tornando a me, io sono sempre pronto a giocare, chiaramente è meglio se riesco ad avere spazio”.
Adesso affronterete la Reggina. Che cosa dovete fare?
“In questo momento sappiamo tutti che servono solo i punti, vogliamo giocare bene ma l’importante, ripeto, sono i punti. Per cui, dobbiamo andare al cento per cento in ogni contrasto, sarà una battaglia, come dopotutto lo sono tutte le partite, sappiamo la forza della Reggina, ma vogliamo fare punti”.
E’ veramente passato il peggio per il Venezia?
“No, non è ancora finita, nel senso che stiamo ancora lottando per la salvezza. Dobbiamo aspettare ancora qualche partita per poter dire qualcosa in merito”.
Sul piano personale, se ripensi a quando sei arrivato tre anni fa, quanto e dove ti senti migliorato e quanto vorresti migliorare?
“Sono venuto qui quasi come un bambino, nel senso che ho giocato solo due anni da professionista, ed è qui che ho imparato a difendere, perché in Austria non si gioca il calcio con la medesima tecnica rispetto all’Italia. Ho avuto la fortuna di avere allenatori che mi hanno aiutato tanto. Sono cresciuto tanto, ma non sono ancora perfetto, devo imparare ancora a difendere al cento per cento, ci sono situazioni in cui non penso al peggio e devo migliorare in questo”.
La quota salvezza si è alzata di molto, rispetto all’anno scorso.
“Lo ribadisco: noi dobbiamo continuare così, a prendere punti, non vogliamo arrivare ai play-out ma vogliamo conquistare la salvezza il prima possibile. Tantopiù che le altre concorrenti stanno vincendo tutte, il che è normale quando si lotta per non retrocedere”.
Hai ricordi di quando avete giocato a Reggio Calabria?
“Allora avevamo vinto, ma adesso sarà una partita diversa, comunque difficile”.
C’è tanta concorrenza in difesa. Vi aiuta?
“Nel calcio è sempre meglio quando ci sono compagni con tante qualità, perché così impari anche dagli altri. Mi trovo molto bene con i miei compagni, inoltre.”
Preferisci giocare centrale con i tre di difesa o braccetto di destra?
“Mi trovo bene a giocare in mezzo, ma adesso per me è importante, appunto, giocare, e l’importante per la squadra è la salvezza, il resto conta meno”.
Hanno segnato Carboni, Candela …quando scriveremo anche il tuo nome fra i marcatori?
“Spero di poter segnare prossimamente, ma alla fine siamo tutti contenti quando un nostro compagno segna. Poi è chiaro che tutti vogliono fare goal”.
Il goal preso con il Como nello 0-1 è avvenuto con una dinamica fortunosa per loro e sfortunata per voi. Poteva tagliarvi le gambe, invece c’è stata, da parte vostra, una reazione notevole.
“E’ vero, in quell’occasione, forse, potevo calciare via la palla, invece sono scivolato. Ma l’importante è lo spirito che ha fatto vedere la squadra, perché, appunto, dopo il goal abbiamo alzato il livello, che era già alto. Quindi la reazione della squadra è stata davvero molto buona”.
Rispetto all’inizio della stagione, che cosa è cambiato in te?
“Bella domanda. Sappiamo tutti che l’inizio non è stato buono, non avevo giocato tanto bene, ma devo riconoscere che anche noi giocatori ci dobbiamo prendere la responsabilità di questo. Ma l’importante è sempre la squadra. Poi, dopo il cambio in panchina, abbiamo iniziato a giocare davvero bene. Mancavano i risultati, che poi però sono arrivati. Ma la stagione, come detto, non è ancora finita”.
Come e dove ti vedi tra cinque anni?
“Non mi piace questa domanda, è veramente difficile rispondere. Nel calcio, poi, può succedere tutto. Neanch’io voglio sapere che cosa accadrà, il bello della vita è che proprio questo: non sai che cosa accadrà. Adesso mi sento bene qui al Venezia, come detto voglio giocare d più. quanto al mio futuro: ho un contratto che mi lega qui ancora un anno, vedremo che cosa vorranno fare la società e il Mister”.