Mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC
Mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, dopo la sconfitta casalinga subita ad opera dell’Udinese.
“La soluzione? Bella domanda, magari ce l’avessi la soluzione. Normale che se perdi 5 partite dal 93esimo in poi, questo ti fa capire che potevamo avere una classifica diversa, magari più tranquilla. Ma dobbiamo accettare i nostri limiti. Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha fatto fatica, contro di noi. Abbiamo dovuto reagire all’episodio del rigore, cosa non facile, ma che abbiamo fatto. Voglio però dire che oggi ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno dato tutto. Quando i miei ragazzi danno tutto, non dobbiamo avere rimpianti. Ma devono rialzarsi subito. E’ un campionato anomalo, stanno perdendo tutti in fondo, il che ci dà il vantaggio di avere delle chances. Probabilmente ci sono varie componenti psicologiche che condizionano il fatto di non avere sempre rabbia, per tutti i minuti di gioco. Poi va detto che, se dobbiamo trovare una chiave di lettura, è stata la difficoltà nei duelli contro le “bestie” di giocatori che ha l’Udinese. Una squadra forte, siamo stati bravi a contenere giocatori straripanti. Alla fine eravamo ovviamente provati. Comunque noi, alla fine, siamo sempre a dover recuperare qualcosa, o per merito all’avversario, o per demeriti nostri. Sul rigore? Si poteva temporeggiare. Ma abbiamo, come detto, reagito e il pareggio è stato di rabbia. Ma non è bastato. La speranza comunque c’è, perché come dicevo, anche gli altri contendenti alla salvezza fanno fatica. Chi non è costruito per certi obiettivi, fa fatica, in serie A, questo dice il campo. Il Cagliari, ad esempio, mi stupisce che sia lì, in quella zona della classifica, ma ci sono problematiche generali. La speranza nostra ci viene alimentata dalla classifica. Dobbiamo per forza crederci, e per crederci dobbiamo passare dalle prestazioni. Al di là che per me stesso, mi dispiace che i ragazzi non abbiano preso le soddisfazioni che meritano, perché mi dimostrano di allenarsi a mille, di lavorare duro per l’obiettivo e per cercare di migliorare la comunicazione. Ma non abbiamo tempo per caricarci di un peso ogni domenica, per raggiungere l’obiettivo. Speravo che, con il fatto di giocare conoscendo già i risultati delle altre gare delle dirette concorrenti, la cosa ci alleggerisse un po’. Ma la mia squadra comunque, al di là dell’aspetto tecnico, ha fatto di tutto per non perdere. Spingendo spingendo, ci abbiamo creduto, ed il goal è arrivato. Giocando oggi, inoltre, c‘è stato un ambiente straordinario, un tifo che va oltre sé stesso. Penso che sia frustrante per tutti perdere, e venire qui allo stadio, riempirlo e spingerci dal primo all’ultimo minuto, dobbiamo solo ringraziare i nostri tifosi. Facciamo fatica a fare promesse, ma abbiamo sudato per la maglia, abbiamo dato tutto e questo i tifosi lo vedono, e se faremo così sono sicuro che i nostri supporters ci spingeranno ad un obiettivo utopico, ma che sembra più vicino di quello che è in realtà. Adesso incontreremo squadre ulteriormente cresciute e rinforzate, ma questo non vuol dire che, per esempio, andremo a Firenze già battuti, anzi: cercheremo di mettere in difficoltà la Fiorentina. Altrimenti è inutile recriminare, dobbiamo meritarci di rimanere in serie A. In questo momento il sogno ci sta scappando di mano, e questo ci fa male. Ma dobbiamo restare aggrappati con le unghie. So che è un discorso molto umile, ma reale, fatto da un allenatore che sa da dove è partito. I miei ragazzi, vecchi o nuovi che siano, devono aggredire questo spirito. Nella gara odierna non è arrivato nulla dal calcio di dinamica, è arrivato un goal su rigore e, al termine, su calcio da fermo, il che ci condanna”.