Ancora una volta Venezia rientra tra le città prescelte dal Comando Generale dell’Arma dei
Carabinieri per svolgere pattugliamenti congiunti con omologhe Forze di polizia di Paesi
stranieri con i quali intercorrono privilegiati rapporti di cooperazione.
Si tratta di un’iniziativa avviata da anni, sulla base di intese bilaterali siglate dal Ministero
dell’Interno con gli omologhi Dicasteri dei Paesi partner, finalizzata a espletare servizi
congiunti di sicurezza pubblica nelle località turistiche di comune interesse ove è prevista
un’elevata presenza dei rispettivi cittadini.
Il compito degli operatori di polizia dei Paesi invianti è quello di assistere le Autorità di polizia dei Paesi riceventi nello svolgimento dei compiti istituzionali, facilitando, in primis, i contatti tra i turisti e, qualora necessario, con le rispettive Autorità diplomatiche e consolari. Il capofila dell’iniziativa per l’Italia è il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, inquadrato nella Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che si avvale della collaborazione, per quanto attiene l’impiego dei Carabinieri, del Comando Generale dell’Arma.
La Guardia Civil
È così che da sabato 1° luglio i turisti di lingua spagnola possono usufruire di un prezioso
ausilio linguistico grazie a un militare della Guardia Civil spagnola che pattuglia le calli
veneziane unitamente ai colleghi della Benemerita.
La Guardia Civil è una Forza di polizia a statuto militare con la quale i Carabinieri sono legati da privilegiati rapporti di cooperazione risalenti nel tempo, rinsaldati anche grazie alle
esperienze maturate in numerose attività condotte fuori dai confini nazionali.
Il Monastero di San Zaccaria, sede del Comando Provinciale Carabinieri, ospiterà quest’anno anche un rappresentante della Gendarmeria Nazionale francese, nel mese di agosto, e uno della Guardia Nazionale Repubblicana portoghese, quest’ultimo a settembre.
I pattugliamenti congiunti rappresentano una buona pratica di polizia di prossimità che, in
una realtà come quella del capoluogo lagunare, ove la maggior parte dei servizi viene svolta a piedi, ha senz’altro un ottimo ritorno in termini di vicinanza con la popolazione e
sicurezza percepita.