Paolo Vanoli in Venezia-Perugia - foto: Andrea Pattaro@Vision
Paolo Vanoli in Venezia-Perugia - foto: Andrea Pattaro@Vision

La conferenza stampa di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC,  al termine dell’incontro vinto 3-2 in casa contro il Perugia.

Mister Vanoli, oggi si è visto un Venezia sicuramente molto buono nei primi 60 minuti di gioco, ma in sofferenza nei restanti 30. Un Venezia che, comunque, si conferma una delle migliori squadre del momento, a livello di stato di forma. Lei è d’accordo con questa lettura?

“Sì. Secondo me abbiamo fatto un ottimo approccio, ed era quello che avevo chiesto ai miei ragazzi. E pensando alla gara d’andata, ci meritavamo il 2-0. Abbiamo proposto un grande calcio per un’ora, ma poi li abbiamo rimessi in partita. Ed è quello che oggi ci è mancato. Soprattutto nella seconda parte del secondo tempo. E’ quello che ancora oggi ci manca un po’: il fatto di gestire la partita. Se andiamo forte, poi a volte facciamo appunto fatica. Però ai miei ragazzi vanno fatti solamente i complimenti, perché hanno avuto un grande approccio. Siamo andati meritatamente in vantaggio, normale poi che queste squadre, come. Successo al Cosenza, buttino il cuore oltre l’ostacolo. Ma nonostante questo, il bello della mia squadra è che sa soffrire, e questo è un altro passaggio importante per la nostra crescita. L’esame era la continuità, più che la vittoria. Devo dire che i miei ragazzi sono stati bravi, in questo,  e ripeto: faccio i complimenti alla mia squadra, specie sapendo che avremmo incontrato una squadra in difficoltà, che però nella seconda parte della partita ha fatto vedere di essere ancora viva, che lotta veramente per salvarsi”.

Diceva, nel pre-partita, che inseguivate un sogno, ora siete addirittura settimi in classifica. Che cosa c’è, adesso, in più rispetto al sogno?

”Ho solo detto ai ragazzi di non guardare agli altri. Oggi era una grande opportunità, per giocarsi questo accesso ai playoff, dopo una stagione, secondo me, grandiosa, perché abbiamo già raggiunto la salvezza, ora appunto siamo addirittura settimi. Questo vuol dire che abbiamo fatto qualche cosa di importante. Ma finito un esame, ne inizia un altro. E adesso dobbiamo continuare questo sogno, lo dobbiamo completare, il nostro sogno, e sarà fuori casa, contro una squadra difficilissima da affrontare, dovremo preparare la partita al meglio”.

Che cos’è successo in occasione dell’episodio dell’allontanamento dalla panchina? Come sono andate le cose secondo il suo punto di vista?

”L’arbitro ha capito male. Io ce l’avevo con i miei giocatori, ho calciato la bottiglietta d’acqua, è vero, ma ero arrabbiato con i miei ragazzi, non con il direttore di gara. E’ stato un gesto male interpretato. Mi dispiace e spero che riguardino le cose”.

Forse oggi lei mister ha avuto un po’ meno, rispetto al solito, da chi è subentrato in corso di partita?

”Voglio dire una cosa, riguardo a qualcosa che ho letto oggi e non mi è piaciuto. Non mi piace, in particolare, quando si scrive “bocciatura di Cheryshev”. Non è una bocciatura, ma una scelta tattica. Entrare in una partita così sporca non è mica facile. Le sue caratteristiche, quelle di CHeryshev appunto, non sono quelle di andare a lottare. Lui è entrato in un momento veramente difficile della partita. Non è una bocciatura, quella di Cheryshev, ma semmai una risorsa. Ora siamo una squadra , un gruppo, che ha bisogno di tutti, a Parma poi non avremo Hristov. Guardate anche Svoboda che partita ha fatto, così come anche Pierini, come ha dato un grosso contributo ance Novakovich. Entrare in partite del genere, lo ripeto, del resto non è affatto facile, anzi è veramente complicato”.

La sostituzione di Carboni è dovuta al fatto che era tra i diffidati?

”Sì, proprio così. Speravi che le cose andassero un po’ meglio, invece ci siamo complicati un po’ la vita”.

Andersen tra i singoli è sicuramente stato tra i migliori, alla sua ottima prestazione è mancato solo il goal. Che ne pensa?

“Sinceramente oggi mi sono piaciuti tutti. Oggi, a parer mio, è difficile parlare dei singoli, perché è stata una prestazione corale. Ultimamente devo dire che i tre centrocampisti stano sicuramente facendo molto bene, quando c’è continuità è normale che poi le cose vengano sempre meglio. Quanto ad Andersen: i complimenti a questo ragazzo vanno fatti perché, da quando sono qui io, non ha mai sbagliato un allenamento, ha sempre avuto voglia di giocare e, se non ha giocato, ha comunque sempre aiutato i suoi compagni. Quando poi ho avuto bisogno, lui si è sempre fatto trovare pronto. Non dimentichiamoci che, se era capitano della squadra da cui proviene. E quindi ha dei valori importanti. Sicuramente voglio che faccia anche più goal. Ma per quello ci vuole pazienza. Secondo me troverà la via del goal”.