“Lo dico da mesi e finalmente qualcosa si muove: il Pnrr va aggiornato. Il boom dei prezzi e la guerra in Ucraina ci hanno insegnato che il nostro obiettivo è l’autonomia energetica e che non possiamo più dipendere da un fornitore come la Russia, che vale il 38% del fabbisogno di gas. Finalmente l’Unione Europea ha deciso di investire in questa direzione con il RePower Eu, una sorta di secondo Pnrr, che potrà garantire fondi verso autonomia ed efficienza energetica, così da rendere la Ue più indipendente”.

Con queste parole il presidente della Regione Veneto ha commentato il via libera della Commissione Ue alla modifica dei Pnrr per finanziare le riforme e gli investimenti legati all’energia. In particolare la proposta sul RepowerEu, presentata dalla Commissione europea, prevede – fra le altre cose – una modifica al regolamento sul Recovery fund tale da consentire ai Paesi che, come l’Italia, hanno già chiesto tutti i sussidi e i prestiti a loro assegnati dal Pnrr, di fare domanda per ottenere ulteriori prestiti. Sul tavolo ci sono ancora 225 miliardi di risorse non utilizzate del Next Generation Eu. I governi che decideranno di ottenere nuovi finanziamenti dovranno presentare un piano che includa un cronoprogramma, come quello del Pnrr. La Commissione valuterà quindi i “Pnrr 2” e l’eventuale disponibilità di prestiti inutilizzati dagli altri Stati prima di autorizzare i fondi.

“In attesa di quantificare i miliardi aggiuntivi che arriveranno al nostro Paese, sarebbe utile farci trovare pronti, con progetti chiavi in mano – ha concluso il Governatore – in modo da non perdere un minuto in più. In quest’ottica è quanto mai auspicabile un maggior coinvolgimento delle Regioni, privilegiando quelle che hanno piani concreti e capacità di spendere bene i fondi europei”.