Via Piave a Mestre, la Polizia di Stato in azione - foto di repertorio
Via Piave a Mestre, la Polizia di Stato in azione - foto di repertorio

Continua senza sosta l’attività della Polizia di Stato per contrastare l’illegalità nel Quartiere di Via Piave a Mestre, grazie ai capillari controlli sul territorio e all’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura per allontanare dal territorio e rimpatriare cittadini stranieri irregolari con curricula criminali.

I suddetti servizi si inquadrano nell’ambito di un piano generale di potenziamento dei servizi di prevenzione e controllo del territorio a livello provinciale, finalizzato al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa, di degrado urbano e tossicodipendenza, oltre alla verifica della regolarità sul territorio nazionale di cittadini stranieri che solitamente frequentano la zona.

Nello specifico nella giornata di ieri, lunedì 16 ottobre, nel corso dei servizi straordinari di controllo del territorio interforze all’interno del quartiere Piave a Mestre, gli agenti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza hanno individuato, nelle zone adiacenti alla stazione ferroviaria, un soggetto di nazionalità tunisina, noto alle forze dell’ordine in quanto gravato da numerosi precedenti penali per reati di furto, invasione di terreni, porto d’armi abusivo, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che destinatario di un provvedimento di espulsione.

Il soggetto era inoltre balzato agli onori delle cronache lo scorso 17 luglio, rendendosi protagonista di un episodio, filmato da un cittadino e divenuto ben presto virale, presso l’esercizio commerciale “Bar Riviera”, sito in via XX Settembre a Mestre, dove urlando e scaraventando a terra sedie, lo stesso aveva inveito e minacciato il titolare del locale, per poi darsi alla fuga alla vista delle Forze dell’Ordine.

In particolare, lo straniero era stato tradotto dapprima presso il centro di permanenza dei rimpatri di Milano e, successivamente, presso quello di Gradisca-Isonzo dai quali, tuttavia, lo stesso era riuscito a scappare per far ritorno nel comune veneziano ponendo in essere, in diverse occasioni, condotte violente nei confronti delle varie Forze di Polizia.

Nella giornata odierna, a seguito della notifica del provvedimento di espulsione da parte dell’Ufficio immigrazione, il personale della Guardia di Finanza ha provveduto ad accompagnare il soggetto presso il CPR di Ponte Galera di Roma.

Sempre nella stessa giornata di ieri, nell’ambito di una mirata e specifica attività di controllo del territorio del Quartiere Piave posta in essere dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Squadra Mobile, intorno alle ore 13.00 sono stati intercettati nei pressi dei giardini di Via Piave due cittadini stranieri che erano intenti in un’attività di cessione di sostanza stupefacente.

Dopo averli prontamente intercettati, all’esito dei controlli di rito, uno dei due soggetti, il quale da tempo gravitava nella zona, con a carico numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti ed irregolare sul territorio nazionale, è risultato inoltre essere l’autore dell’irruzione a calci avvenuta nel condominio di Corso del Popolo la sera del 14 ottobre c.a., quando lo stesso, in evidente stato di alterazione, aveva citofonato a numerosi campanelli dei residenti ed aveva battuto con pugni e calci ripetutamente i portoni, creando un forte allarme in tutti i condomini.

Pertanto, il cittadino straniero è stato accompagnato presso la Questura di Venezia, e lo stesso, grazie ad un’attività sinergica interforze posta in essere con il contributo della Polizia Locale per la sua vigilanza e dell’Arma dei Carabinieri per il suo accompagnamento, nella giornata odierna è stato trasferito presso il C.P.R. di Ponte Galera a Roma, dove vi rimarrà in attesa di essere rimpatriato nel suo paese d’origine.

I risultati esposti confermano pertanto l’importanza che la Polizia di Stato di Venezia ed il Questore ripongono in un’assidua attività di controllo sul territorio della Provincia, operata anche grazie al contributo sinergico delle altre Forze di Polizia di Venezia, in particolare nella delicata zona di Via Piave a Mestre, al fine non solo di prevenire la commissione di reati grazie ad un attento monitoraggio delle strade, ma anche per poter rintracciare ed allontanare dal territorio nazionale quei soggetti stranieri che, alla luce dei loro precedenti e curriculum criminale, possono continuare ad accrescere con la loro presenza la percezione di insicurezza dei cittadini della zona.

Solo nel mese di settembre e di ottobre di quest’anno infatti, sono stati 11 i cittadini stranieri accompagnati presso il C.P.R. in attesa di essere rimpatriati nel loro Paese d’Origine e 6 rimpatri di stranieri irregolari, un dato senza dubbio incoraggiante ed in netto aumento rispetto all’anno precedente (quando nello stesso periodo temporale vi erano stati 4 accompagnamenti presso il C.P.R. e 2 Rimpatri nel Paese d’Origine)  a conferma del sempre maggiore impegno in campo profuso dalla Polizia di Stato in collaborazione con le altre Forze di Polizia della Provincia nel contrasto alla criminalità diffusa nella città.