La Polizia di Stato in azione nel centro di Mestre
La Polizia di Stato in azione nel centro di Mestre

La Polizia di Stato di Venezia, grazie all’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura, nella giornata di sabato 26 agosto ha effettuato, su disposizione del Questore, un collocamento presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Gradisca di un cittadino straniero del Marocco gravato da numerosi precedenti penali, nonché un rimpatrio nel paese di origine di un cittadino dell’Equador da anni irregolare sul territorio nazionale.

Per quanto attiene al cittadino marocchino, il decreto di espulsione è stato emesso in relazione al curriculum criminale dello stesso che, sebbene in Italia da diversi anni ed in possesso, in passato, di regolare permesso di soggiorno, si era reso responsabile negli anni di reati di violenza sessuale, ricettazione, rapina, furto aggravato con strappo e con destrezza ai danni di turisti del litorale di Jesolo, privati cittadini ed attività commerciali.

Il soggetto era stato già in passato destinatario dell’Avviso Orale del Questore, e, nel dicembre 2022, dell’applicazione della misura del Divieto di dimora nel Comune di Jesolo.

Si era poi trasferito a San Donà di Piave, dove ha continuato a perpetrare condotte criminali, in particolare con furti nei locali pubblici della zona, fino al suo arresto, sempre per furto, effettuato dai Carabinieri di Noventa di Piave nel gennaio di quest’anno, con conseguente applicazione della misura cautelare dell’Obbligo di presentazione giornaliera alla P.G.

Lo stesso ha poi continuato a disattendere sistematicamente le prescrizioni imposte, per cui nel mese di febbraio 2023 il Tribunale di Venezia ha emesso ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., disponendo il suo trattenimento in carcere.

Nel mese di marzo è stata infine emessa condanna a suo carico dal Tribunale di Venezia alla pena della reclusione mesi sei per i reati di cui agli artt. 624, 625 c.1 n.2 (furto aggravato) commessi a San Donà di Piave e, in quella circostanza, il Questore di Venezia ha emanato il Foglio di Via Obbligatorio con il quale gli è stato ordinato il divieto di ritorno nel comune di San Donà di Piave e relative frazioni, per la durata di 3 anni e il provvedimento di revoca del permesso di soggiorno.

Pertanto, all’atto della sua scarcerazione, nella mattinata di sabato 26 agosto, ad attenderlo vi erano gli uomini della Questura di Venezia, i quali lo hanno accompagnato presso il CPR di Gradisca d’Isonzo ove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo ed al suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Sempre nella giornata di sabato 26 agosto, inoltre, gli operatori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia hanno raggiunto un altro importante risultato, attraverso il rimpatrio di un cittadino dell’Equador, con a suoi carico precedenti penali per stupefacenti e violenza sessuale, nonché una denuncia, nel 2021, per guida sotto effetto dell’alcol con conseguente sospensione della patente di guida e sequestro del veicolo.

Lo straniero, da sempre irregolare sul territorio nazionale, nel mese di agosto si era presentato allo sportello dell’Ufficio Immigrazione per regolarizzare la sua posizione in Italia ma, proprio in quel frangente, il Questore ha disposto la sua espulsione, con obbligo di presentazione presso l’Ufficio Immigrazione.

Pertanto, la Questura di Venezia, d’intesa con la competente Direzione Centrale per l’Immigrazione e la Polizia delle Frontiere, ha organizzato una complessa scorta per il rimpatrio (considerata la lunghezza del viaggio e la situazione politica instabile in Equador per la problematica campagna elettorale in atti) che gli operatori della Sezione Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione hanno eseguito a seguito della convalida del provvedimento di espulsione avvenuta nella giornata di venerdì da parte del Giudice di Pace di Venezia.