Un’opportunità unica. È il progetto C-TEMAlp presentato presso l’Hotel ai Pini di Mestre (VE). Sono emerse diverse potenzialità ancora inespresse ma assolutamente da cogliere all’interno dello spazio alpino; un’area così vasta da richiedere l’intervento di molteplici attori. Da Veneto Innovazione, capofila accompagnato da Unioncamere del Veneto ed Eurosportello per arrivare a Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia. Queste le parole di Gabriele Marini Amministratore Unico di Veneto Innovazione Spa Società inhouse della Regione del Veneto. «Il tema dell’incontro di ieri è il trasferimento di impresa nell’arco alpino. Si sente spesso parlare di start up, di collaborazione ricerca-impresa, di distretti; tutti temi importanti di cui certamente anche Veneto Innovazione si è occupata e si sta occupando. Il trasferimento di impresa è un tema meno sentito ma assolutamente rilevante e delicato, specie per la nostra Regione che presenta un tessuto economico ricco proprio di piccole e medie imprese tradizionali.  E lo dico a ragion veduta, essendo io in prima persona coinvolto oltre che come amministratore come commercialista; so bene quanto il momento del trasferimento della propria impresa sia critico ed importante per l’imprenditore, i dipendenti, il territorio.  Il fenomeno poi è di per sé rilevante. Da stime europee sono più di 450.000 le imprese europee che ogni anno cambiano proprietà. E però proprio a causa di inefficienze nel processo di trasferimento di impresa 150,000 aziende all’anno (che vuol dire più di 600,000 posti di lavoro) chiudono. Un altro dato: diverse ricerche dimostrano che le imprese che invece vengono trasferite con successo mostrano una performance decisamente migliore rispetto alle prestazioni delle imprese start-up, sia in termini di sopravvivenza, che di fatturato, di innovatività e di occupazione: dopo cinque anni contro il 35–50 % delle start up che sopravvive, troviamo il 90–96 % delle aziende trasferite ancora in attività. Capite bene quindi perché Veneto Innovazione, su indicazione della regione, abbia focalizzato la propria attenzione su questo tema. Tra l’altro, trasferimento di impresa non vuol dire solo ricambio generazionale. Vuol dire anche dinamismo e innovazione del nostro territorio. Il nostro ruolo in coerenza con la mission di braccio operativo regionale quindi, sarà proprio questo: testare, insieme ai partner, un percorso di supporto alle imprese, analizzare le difficoltà e le soluzioni più efficaci per il territorio e trasmettere alla Regione i risultati e le esperienze fatte per una migliore pianificazione strategica da parte dei decisori politici». Anche il Presidente di  Unioncamere del Veneto Giuseppe Fedalto ha posto l’accento sul cambio generazionale sulle PMI venete che, da sempre, rappresentano il motore della cosiddetta “Locomotiva del NordEst”. «È nostro compito – ha detto il Presidente – aiutare le imprese, anche attraverso il sistema camerale, a superare lo scoglio del passaggio generazionale, sia per far crescere le aziende, sia per metterle in grado di affrontare le sfide di questo importantissimo progetto. Solo così saremo certi di innovare, potenziare e sfruttare appieno le potenzialità della Macroregione Alpina». Il cambiamento demografico, infatti, e la competitività globale rappresentano una criticità per i settori economici tradizionali e la sostenibilità dell’area alpina ma, allo stesso tempo, un’opportunità unica: quella di valorizzare e sfruttare un potenziale che, al momento, nessun’altra area europea possiede. Nello specifico la Regione del Veneto ha illustrato le politiche regionali per la competitività delle imprese venete.

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