Treviso si trasforma, per l’intero week-end del 10,11 e 12 maggio in una “Capitale del Pane”, alimento simbolico di grande valore capace di collegare persone, territori, progetti, ideale rappresentante della cultura solidale, sostenibile di questi anni, con forti radici locali ed uno sguardo globale.

L’idea prende le mosse dal Gal delle Terre Locridee, che a novembre scorso, nella “città dei sassi”, a Matera, ha ideato e avviato il progetto del “Cammino del pane”, un percorso sociale, economico ed istituzionale confluito nel “Manifesto” del pane che pone al centro delle azioni territoriali questo alimento e la sua promozione, intesa come la divulgazione collettiva di una cultura ispiratrice del recupero delle tradizioni, della salvaguardia delle materie prime e della filiera tra settori produttivi, della valorizzazione dei principi di salubrità, freschezza e bontà, della tutela dell’artigianalità.

Il week-end del pane è iniziato oggi, presso la sede Municipale, dove il Sindaco Mario Conte, congiuntamente all’Assessore Rosanna Vettoretti, al presidente del Gruppo Provinciale Panificatori Tiziano Bosco, al direttore dell’ Associazione culturale Finnegans Raffaele Vertucci, ha accolto, in collegamento col Sindaco di Matera Domenico Bennardi, l’idea di avviare un patto di amicizia che dà avvio al Cammino del Pane, un percorso che attraversa tutta l’Italia da Treviso a Matera, con l’impegno di promuoverne assieme le peculiarità.

L’artigianalità e la freschezza del buon pane trevigiano sono state ribadite dall’Assessore Vettoretti, che ha messo in evidenza come l’arte della panificazione, tramandata di padre in figlio e da nonno a nipote, diventi ora un valore aggregante per la città.

La due giorni del pane si snoda poi oggi, sabato 11 maggio, alle ore 16 presso la Loggia dei Trecento con l’inaugurazione della festa e alle ore 17 presso la Loggia dei Cavalieri con il convegno organizzato per illustrare i principi ideali ed ispiratori del progetto del Cammino del Pane: un viaggio nel “tempo lungo le rotte del Mediterraneo tra cultura, pace e spiritualità”. Autorevoli gli interventi: Padre Luciano Manicardi (ex Priore Comunità di Bose), Mustafà Cenap Aydin, direttore Istituto Tevere di Roma, Gesine Traversari, pastora della chiesa valdese. Previsti tutti i saluti istituzionali, la presenza di Maria Lucia Gaudiano, Assessore alle attività produttive del Comune di Matera e quella dell’ex presidente dei panificatori Romeo Bortoluzzi oggi missionario impegnato in progetti umanitari nei paesi poveri dell’Africa dove insegna ai giovani l’arte della panificazione.

La conclusione avverrà domenica 12 (pomeriggio), sempre sotto la Loggia dei Cavalieri, con un momento di condivisione aperto alla città, dove torna la tradizionale Festa del Gruppo Panificatori, organizzata col supporto della scuola Lepido Rocco, con mostra e vendita dei prodotti da forno e dei vari tipi di pane (con ricavato a favore di Advar e all’attività missionaria di Bortoluzzi in Africa), ma soprattutto con il Concorso della Fugassa trevisana. La fugassa trevisana – ha concluso il presidente dei panificatori Tiziano Bosco- “è stata riscoperta da qualche anno: si tratta di un dolce caratteristico ,tipico della tradizione contadina veneta, da sempre legato alla Pasqua che ora torna in auge, dopo una accurata ricerca storica curata da Danilo Gasparini, come protagonista tra gli scaffali dei panifici”.

Alla “fugassa” i panificatori hanno dedicato un concorso, che è diventato in questi anni un evento molto attrattivo e coinvolgente e che anche quest’anno registra il sold out. La ricetta è in fase di continuo affinamento con gli Accademici della cucina: impastato come un pane con aggiunta di burro, uova, zucchero.

L’obiettivo è di inserirlo a pieno titolo tra i Pat (prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto) e di ottenere il riconoscimento regionale, perché questa provincia possa contare su un prodotto tipico da forno in grado di soddisfare i palati più esigenti.