Nel pomeriggio di ieri le Volanti sono intervenute al Lido di Venezia dove su Gran Viale Santa Maria Elisabetta, presso un noto bar del centro, era stata segnalata la presenza di un individuo in evidente stato di ubriachezza, che minacciava i passanti con un coltello.
L’equipaggio della Volante denominata “Lido 22” del Commissariato San Marco, giunto sul
posto, rintracciava l’uomo segnalato, tale P.M. veneziano di 39 anni con precedenti di polizia, che sin da subito si rivelava molto pericoloso, in quanto minacciava i medesimi di utilizzare il coltello nei loro confronti.
La pattuglia cercava in un primo momento di avvicinarsi all’uomo per riportarlo alla calma e
riuscire ad identificarlo ma questi, con fare intimidatorio, si avvicinava agli agenti cercando di colpirli al volto con dei pugni.
A quel punto, interveniva un cliente del bar che conosceva il soggetto e riusciva a farsi
consegnare il coltello per poi darlo agli agenti presenti che, nel frattempo, vista la pericolosità del soggetto e la difficoltà a contenerlo, richiedevano l’ausilio della Volante 1 che giungeva poco dopo.
Dopo pochi istanti di calma, il soggetto con atteggiamenti nuovamente aggressivi si scagliava contro il proprietario del bar, scaraventando nella sua direzione un tavolino posto all’esterno del locale, tentando così, di accedere all’interno dell’esercizio commerciale attraverso una finestra.
A questo punto, gli agenti, al fine di scongiurare un’evoluzione pericolosa della vicenda si
interponevano tra le parti ma da lì nasceva una violenta colluttazione a seguito della quale i due operatori riportavano delle lesioni.
Vista la stazza della persona ed il suo stato di alterazione alcolica, gli agenti si vedevano costretti ad utilizzare lo spray in dotazione riuscendo a fermare il soggetto che, tuttavia, successivamente assumeva nuovamente un atteggiamento scontroso nei confronti dei passanti nonché degli operatori stessi che più volte tentavano di riportarlo alla calma. Dopo numerosi tentativi, vista l’impossibilità di placare il soggetto e visti i fatti occorsi, l’uomo veniva tratto in arresto per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, minacce aggravate, porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e veniva accompagnato in Questura ove trascorreva la notte all’interno della cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima che si concludeva stamattina con la condanna ad un anno e un mese di reclusione senza sospensione della pena.