E’ un dato molto forte quello rivelato da una inchiesta lanciata l’anno scorso dalla Nuova Venezia assieme al gruppo Dataninja: tra “minicasinò” e bar nei quali sono contenute macchinette videopoker, si è registrata una media di un locale ogni 610 abitanti.

Vale a dire che i 434 bar sparsi per tutta Venezia potrebbero servire adeguatamente tutta la popolazione lagunare. E la media si alza per i comuni più piccoli come San Michele al Tagliamento ed Jesolo dove la densità della popolazione è nettamente più bassa e le macchinette slot sono ben diffuse e distribuite. C’è poi da dire che i residenti sono poi compensati da tutti i turisti che durante le stagioni estive popolano le spiagge e quindi, di fatto, ridistribuiscono la percentuale.

Non meno importanti sono i dati relativi a Chioggia, Caorle e Cavarzere. Il primo comune “vanta” 143 bar che ospitano più slot machines, per una media di un locale ogni 348 abitanti, mentre gli altri due superano di poco i 40 bar arrivando a medie di 280 e 320 abitanti per attività.

Alcuni comuni come Eraclea ha preso dei provvedimenti in merito imponendo degli orari in cui è possibile giocare (ne parlavamo giusto qualche giorno fa QUI, caso simile a Morgano nel trevigiano) mentre a Chioggia il sindaco ha promesso un forte sconto sulle imposte alle attività che rinunceranno ad installare i videopoker nei locali.

Matteo Venturini

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