AkzoNobel di Peseggia - foto di repertorio
AkzoNobel di Peseggia - foto di repertorio

Si è conclusa ieri la procedura di licenziamento collettivo che sarà effettivo dalla fine della Cigs al 31 dicembre 2023 dei 23 lavoratori ancora in capo ad Akzo Nobel Coatings SpA di Peseggia di Scorzè e in cassa integrazione da maggio, dopo che l’azienda a gennaio aveva comunicato la  cessazione dell’attività produttiva per trasferirla in Svezia.

In merito a questa vicenda, ecco le dichiarazioni dei sindacati Femca Cisl Venezia e Fitcem Cgil Venezia:

“Abbiamo lottato per più di un anno per dare a questi lavoratori una speranza di essere ricollocati. Più di metà dei lavoratori sono riusciti trovare altra occupazione e come Filctem Cgil e Femca Cisl continuiamo a batterci per attuare quanto previsto nell’accordo per la reindustrializzazione dell’area utile per recuperare le professionalità perse con la chiusura di AkzoNobel.

Tale accordo, sottoscritto a marzo, dettava le condizioni di tutela dei lavoratori che regolava le condizioni economiche di uscita dei lavoratori e quelle per favorire la massima rioccupazione. In questi mesi il lavoro è stato incessante al fine di tutelare i lavoratori, sono stati avviati i percorsi di politica attiva con il monitoraggio delle parti sindacali e della Regione, l’advisor incaricato di agevolare la reindustrializzazione ha contattato e trattato con numerose aziende al fine di individuare nuovi player interessati al sito e ai lavoratori, percorsi che come sindacato ci auguriamo si concluda positivamente.  Vigileremo e insteremo perché avvenga una totale ricollocazione di tutti i lavoratori.

Il 14 dicembre si era svolto un incontro nel tavolo regionale, dove, tenuto conto delle evoluzioni della complessa vicenda, come organizzazioni sindacali abbiamo insistito per dare giustizia ai lavoratori in scadenza della Cigs, riconoscendo loro ulteriori condizioni di miglior favore riferiti agli incentivi all’esodo e la previsione di nuovi impegni delle parti a supporto delle azioni per il reimpiego dei lavoratori.

Sul fronte della ricollocazione, le integrazioni all’accordo previste nell’ultimo incontro prevedono un maggior coordinamento e un potenziamento delle azioni”.