Continuano gli allenamenti per i Leoni del Benetton Rugby negli impianti sportivi de La Ghirada. Attività individuali miste a esercitazioni con passaggio del pallone per gli uomini di coach di Kieran Crowley. A dirigere le sedute c’è anche Giacomo Vigna, preparatore fisico del Benetton Rugby.
Di seguito le sue dichiarazioni:

Giacomo, voi dello staff come avete organizzato il lavoro fisico dei giocatori in questi mesi?
Ci siamo trovati in una condizione abbastanza strana, abbiamo provato dal 5 maggio a dividere i gruppi in base a quello che erano riusciti a fare a casa. Soprattutto in termini di corsa, era la cosa che mancava di più. Abbiamo diviso il gruppo in tre sottogruppi e abbiamo fatto un lavoro progressivamente più di volume, di intensità maggiore durante tutte le settimane. Fino ad arrivare alla scorsa settimana in cui abbiamo raggiunto più o meno con tutti e tre i gruppi quasi gli stessi volumi e le stesse intensità. Quindi cade a pennello questo cambio di regole per poter modificare un pochino gli allenamenti e progredire”.

Con l’introduzione dell’utilizzo dell’ovale come cambia la preparazione dei biancoverdi?
Fino adesso i ragazzi correvano e facevano palestra, quindi il focus era un pochino sulla capacità e potenza aerobica, sull’accelerazione e decelerazione. Adesso faranno la stessa cosa e ogni tanto utilizzeranno il pallone e svolgeranno degli esercizi con l’allenatore, dei fitness game in cui faranno la stessa fatica di prima, se non di più, però attraverso l’uso della palla che è uno strumento che porta un po’ di aspetto ludico, per loro importante”.

Come avete ritrovato i giocatori a seguito della quarantena per il coronavirus?
“Il gruppo non era troppo omogeneo, ci sono dei giocatori che sono tornati in forma, magari con un po’ di massa magra in meno e con del lavoro fisico da ricostruire in palestra. E qualcuno è arrivato con un po’ di massa grassa in più e questo è normale all’inizio ma adesso c’è da cambiare questa tendenza, abbassando la massa grassa. Però abbiamo tempo e possibilità di sistemare tutto quanto”.

Come avete organizzato la tabella di marcia delle prossime settimane?
Questa è la sesta settimana di lavoro, dalla prossima i ragazzi avranno del lavoro individuale da fare, per loro non sarà proprio una settimana libera. Per poi fare un altro ciclo di quattro settimane, e una settimana libera, andando a creare un lavoro sempre più duro e intenso”.