Bibione, controlli dei Carabinieri nei cantieri
Bibione, controlli dei Carabinieri nei cantieri

Nell’ambito di un’operazione eseguita nella giornata del 26 marzo, in collaborazione tra i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, il personale dell’Ispettorato del Lavoro – Area Metropolitana di Venezia e del Comando Compagnia Carabinieri di Portogruaro, sono stati controllati 15 cantieri a San Michele al Tagliamento – Bibione. L’attività è stata svolta
nell’ambito delle verifiche finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello del sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Nel corso dei controlli 16 aziende sono risultate irregolari sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro.

Le violazioni riscontrate

Tra le violazioni riscontrate vi sono: la mancanza delle visite mediche dei lavoratori; l’omessa dotazione dei dispositivi di pronto soccorso; l’omessa consegna dei tesserini di riconoscimento; l’omessa formazione sulla sicurezza dei dipendenti; l’omessa nomina degli addetti all’emergenza; l’omessa dotazione di impianti antincendio; la mancanza delle protezioni contro i rischi elettrici; l’omessa redazione del Piano Operativo di Sicurezza; il mancato rispetto delle disposizioni in materia di viabilità dei cantieri; la non idoneità dei ponteggi.

Aziende sospese

8 delle 22 aziende controllate sono state sospese per violazioni relative alla mancanza delle
protezioni necessarie per impedire le cadute verso il vuoto.

Lavoro irregolare 

Tra i 45 lavoratori individuati, 1 è risultato non registrato (in nero) e 2 irregolari (con contratto di lavoro difforme all’effettivo svolgimento della prestazione).

Ai legali rappresentanti delle imprese irregolari sono stati notificati i provvedimenti di
prescrizione, con i quali gli stessi sono stati intimati a ripristinare lo stato di regolarità dei
cantieri.
Le relative violazioni potranno, quindi, essere comunicate alla Procura della Repubblica di
Pordenone, in caso di mancata ottemperanza alle predette prescrizioni.

Le sanzioni

Nel contesto sono state, inoltre, irrogate sanzioni per un importo pari a 250.000 euro circa
oltre che la diffida a regolarizzare la posizione del lavoratore in nero.