Controlli dei Carabinieri all'imbarcadero, dove sono stati sorpresi i borseggiatori
Controlli dei Carabinieri all'imbarcadero, dove sono stati sorpresi i borseggiatori

Due borseggiatori sono stati arrestati dai Carabinieri in flagranza di reato dopo aver derubato una turista a Venezia.

I fatti

Indubbiamente si tratta di due volti conosciuti nella Laguna veneziana, ma non sono residenti e neppure turisti abituali. Quando la pattuglia anti-borseggio dei Carabinieri ha incrociato in calle Vallaresso, nel pomeriggio del 23 giugno, i due romeni – 35 e 28 anni, entrambi con plurimi precedenti specifici – non ha avuto dubbi sulle loro intenzioni.
È stata questione di attimi. Giunti nei pressi dell’imbarcadero “San Marco-Vallaresso”, i due
sospetti borseggiatori si sarebbero prontamente posti attorno alla loro vittima designata, che aveva appena ritirato 100 euro da uno sportello bancomat. Uno dei due, con uno zaino indossato davanti e utilizzato quale “scudo protettivo”, con destrezza avrebbe aperto la zip dello zaino della turista, portandole via il portafoglio. Un rapido passaggio del maltolto nelle mani del complice e via per guadagnarsi celermente la fuga alla ricerca di una nuova vittima.

L’intervento dei Carabinieri

Ma i due Carabinieri, che avevano pedinato i sospetti e assistito alla scena, non hanno avuto esitazione bloccando prontamente i malviventi. L’immediato intervento a supporto dei
colleghi del Nucleo Natanti ha consentito il trasferimento alla sede del Comando Provinciale
di San Zaccaria per i successivi “atti di rito”. La vittima, una donna statunitense, nel
formalizzare la querela, ancora incredula per quanto accadutole, ha ringraziato sentitamente i militari per averle restituito il portafoglio che, oltre al denaro contante, conteneva tutti i suoi documenti d’identità, oltre a varie carte di credito.

I borseggiatori arrestati

I due romeni, già borseggiatori in passato, sono stati dichiarati in arresto e trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa della celebrazione del rito direttissimo che si è svolto nella mattinata successiva. Il giudice, che ha convalidato l’arresto, ha disposto nei loro confronti la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Venezia, in attesa della prossima udienza fissata a luglio con richiesta dei termini a difesa.

I controlli anti-borseggi

L’operazione condotta dall’Arma non è un caso isolato, bensì il frutto di un’azione avviata
nelle ultime settimane a seguito del preoccupante dilagare del fenomeno, che è stato anche
oggetto di approfondimento in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza
Pubblica.
Solo nell’ultima settimana i Carabinieri hanno controllato e identificato, nei luoghi cittadini
di maggiore presenza turistica teatro di numerosi borseggi, ben 16 persone con precedenti
specifici. Una di queste, una donna bosniaca, è stata anche deferita in stato di libertà per aver violato il foglio di via che le era stato notificato lo scorso 21 giugno.

“Non abbiamo intenzione di fare operazioni spot, – sottolinea il Comandante Provinciale
Carabinieri di Venezia, Generale di Brigata Nicola Conforti – “ma di fronteggiare il
preoccupante fenomeno dei borseggi in maniera serena e costante, utilizzando tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione, nell’alveo del consolidato modello di coordinamento tra le Forze di Polizia, il cui regista e garante è il Prefetto, e seguendo le scrupolose e sempre aderenti direttive della Procura della Repubblica di Venezia”.