La rabbia (agonistica) che ieri aveva Ferentino, dev’essere quella che mercoledì al Palaverde deve mettere in campo la De’ Longhi per vincere e agguantare la lunga serie delle semifinali con la Fortitudo Bologna che si sta bellamente riposando: ha liquidato la pratica-Agrigento dopo appena tre partite. Risultato della dubbia formula infinita della cinque partite per ogni serie. Ma ora la De’ Longhi non può più tirarsi indietro. Mercoledì sera davanti a un Palaverde che si trasformerà per l’ennesima volta nel Palablù d’Italia, deve chiudere il conto con il Ferentino. Il compito non sarà assolutamente facile, perché i laziali della Cociaria a Treviso hanno già fatto bottino e venerdì ci ha pensato capitan Fabi ad evitare i tempi supplementari. Non vogliamo pensare che la De’ Longhi vera sia quella vista ieri nella gara numero 4 dei quarti di finale, dove ha mostrato il lato peggiore delle ultime due stagioni: solo 54 punti, solo 1-21 nel tiro da tre punti. Sconfitta inevitabile e si riparte. Meglio ieri che mercoledì. Pessimo l’atteggiamento provocatorio di Massimo Bulleri, uno dei simboli della ex squadra del basket trevigiano, soprattutto quando ha commesso il quinto fallo e gli arbitri lo hanno visto quando si è appeso al braccio del rivale e lo ha tirato giù. Si è girato verso la panchina del Pilla e giù improperi. Dai Max, perché questo livore, in fondo è solo sport. Forza De’ Longhi, è l’ora del riscatto anche perché un 69 a 54 non è il vero valore della TVB che conosciamo.

Gian Nicola Pittalis

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