CaFoncelloCranio2OKAveva una malformazione congenita, andava operato. Per questo nelle scorse settimane all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso è stato portato a termine con successo un innovativo intervento chirurgico sul cranio di un bambino di quasi un anno. L’operazione è stata eseguita dalla dottoressa Marina Mazzucco, direttore dell’Unità di Neurochirurgia Pediatrica, dal dottor Luca Guarda Nardini e dall’anestesista dottor Enrico Bosco ed è durata circa 5 ore. L’intervento di correzione e ricostruzione è avvenuto utilizzando la metodica  del mirroring, fino a oggi utilizzata per la rimodellazione di piccole parti mancanti degli zigomi o delle mascelle e che permette una ricostruzione virtuale della porzione patologica, basandosi sul rilievo attraverso la Tac della parte sana controlaterale. Il decorso post operatorio del piccolo paziente è avvenuto senza complicazioni e, dopo sei giorni dall’ intervento, è stato dimesso.

Il piccolo è affetto da plagiocefalia, una malformazione cranica congenita che colpisce 1 persona su 10mila e che comporta un accrescimento asimmetrico del cranio stesso. Effetti estetici a parte, la terapia chirurgica deve essere condotta a pochi mesi dalla nascita affinché lo sviluppo cranico e cerebrale possa avvenire il più fisiologicamente possibile. L’asimmetria causata dalla deformità cranica, infatti, può incidere sullo sviluppo di parti del cervello che, nei primi due anni di vita, raddoppia il volume. Ma la correzione della malformazione assicura al bambino un contributo per superare problematiche psicologiche e relazionali, conseguenti all’aspetto che il volto avrebbe potuto assumere.CaFoncelloCranioOK

“Al fine di un risultato ottimale – ha sottolineato il dottor Guarda Nardini, primario di Chirurgia Maxillo facciale – questo è uno dei rari eventi in cui estetica e sviluppo neuropsicologico vanno di pari passo e, preservando l’uno, sicuramente l’altro è garantito. La tecnica del mirroring o dello specchio, partendo dai dati del cranio del paziente, ha reso possibile eseguire una ricostruzione tridimensionale dalla quale si è potuto riprodurre poi la replica fedele del cranio del paziente”.

“Il trattamento di questo piccolo paziente – ha spiegato il dottor  Giorgio Roberti, Direttore generale dell’Azienda Ulss 9 di Treviso – è qualcosa di assolutamente innovativo. Mi congratulo con dr. Guarda Nardini e la dr.ssa Mazzucco e tutto il team che ha partecipato alla programmazione ed esecuzione dell’intervento per essere stati protagonisti di questo nuovo e importante traguardo nella storia della nostra sanità”.