Treviso a favore delle famiglie. E part time per conciliare famiglia e lavoro e offrire la possibilità ai genitori che lavorano nella pubblica amministrazione di seguire meglio i figli. Con questo intento è stata approvata una delibera dalla giunta comunale di Treviso che modifica il regolamento sul part-time oggi in vigore. Potranno richiederlo tutte le categorie di dipendenti, comprese la polizia locale, il personale degli asili nido e gli impiegati di livello D non titolari di posizione organizzativa o alta professionalità. La concessione del part-time verrà valutata di volta in volta da parte del dirigente anche per evitare abusi del diritto.
Una novità importante che ha come obiettivo quello di dare un segnale nuovo rispetto al tema della famiglia e della conciliazione del tempo di lavoro e quello di cura, sono le parole del primo cittadino di Treviso Giovanni Manildo.
Oggi il numero di dipendenti a part –time sono 71, d cui 67 donne, su un totale di 531 dipendenti. Dopo il bando a favore degli affitti per le giovani coppie arriva dunque un nuovo provvedimento a favore della famiglia. Una scelta anche per favorire nuove nascite. Nel 2013 i nuovi nati erano 604 a fronte di 934 decessi; nel 2014 622 nuove nascite e 885 decessi, fino ad arrivare al 2015 anno in cui le morti sono state quasi il doppio delle nascite: 1005 contro 587. Va poi detto che in città la percentuale dei residenti oltre i 65 anni è pari al 25,85% mentre nella fascia  tra 0 e 14 siamo al 12.45%. Alla fine del 2015 oltre il 26% della popolazione residente aveva un’età superiore ai 65 anni.