Sabato 24 ottobre apre al pubblico la mostra Cappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia, dedicata al luogo scelto dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020-2021, Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche a Ca’ Scarpa, l’antica Chiesa di Santa Maria Nova, ora nuovo spazio espositivo e culturale a Treviso, restaurato per volontà di Luciano Benetton con progetto di Tobia Scarpa, che sarà inaugurato in questa occasione.

L’esposizione sarà aperta fino a domenica 10 gennaio, il giovedì e il venerdì dalle ore 15 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 20, ingresso libero.

Al centro della mostra, e di tutte le attività del Premio Carlo Scarpa di quest’anno, un luogo dell’Asia Minore che emerge dalla lunga vicenda storica e geografica della Cappadocia: due valli contigue scavate nella roccia vulcanica, memoria di un’antica civiltà dell’abitare.

Il percorso espositivo è articolato in quattro sezioni, corrispondenti ai diversi piani dell’edificio.

Al piano terra, la prima sezione ha per tema il paesaggio delle valli riferito soprattutto al senso del loro attraversamento e a ciò che testimonia la permanenza di un’agricoltura tradizionale che convive con il suolo vulcanico della regione.

La seconda sezione, al primo piano, tratta della natura geologica del luogo in relazione alle diverse forme di insediamento rupestre che caratterizzano le architetture presenti.

La terza sezione, al secondo piano, dà conto del sorprendente patrimonio pittorico che contraddistingue le chiese e altri edifici scavati nelle rocce, nonché del lavoro della Missione dell’Università degli Studi della Tuscia impegnata da decenni su questo fronte di ricerca, restauro e valorizzazione.

Le prime tre sezioni usano prevalentemente materiale fotografico, mentre la quarta offre ai visitatori una narrazione documentaristica cinematografica, con la proiezione del film documentario Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, regia di Davide Gambino, con Gabriele Gismondi, prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche nell’ambito del Premio: le proiezioni sono previste per l’intera durata di apertura della mostra, con inizio allo scadere dei 30 minuti di ogni ora.

Nel periodo dell’esposizione saranno proposte anche alcune proiezioni del film Medea di Pier Paolo Pasolini (1969), in buona parte ambientato proprio in questi luoghi della Cappadocia. Le  modalità di accesso saranno comunicate nel sito e nelle pagine social della Fondazione.