Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero Milanesi ha risposto alla missiva inviata a fine giugno dal sindaco Mario Conte, nella quale veniva chiesto uno sforzo ulteriore allo Stato italiano nella ricerca della verità sull’omicidio del giovane dottorando Giulio Regeni, morto in circostanze ancora da chiarire in Egitto ad inizio 2016. Moavero Milanesi, nella sua lettera, ha affermato che «il Governo italiano persegue con determinazione la ricerca della verità sul barbaro omicidio di Giulio Regeni ed è costantemente impegnato a tutti i livelli perché si registrino progressi concreti sul caso».
In particolar modo, il Ministro ha assicurato che «la Farnesina continua ad agire nelle sedi bilaterali ed europee affinché le Autorità egiziane offrano un’efficace cooperazione giudiziaria, per identificare e punire i responsabili di quel crimine efferato». Il sindaco Conte, nella sua lettera, aveva chiesto al titolare degli Esteri un impegno concreto per far luce sulla vicenda e per ristabilire non solo la verità dei fatti ma anche la tutela dei diritti umani in un Paese, l’Egitto, in cui la violenza sembra regnare sulla scena politica. L’iniziativa del primo cittadino era stata preceduta dalla decisione di ammainare lo striscione esposto dalla precedente giunta a Palazzo dei Trecento, con la motivazione di voler promuovere atti concreti e non ideologici.