Supporto agli anziani (foto di repertorio)
Supporto agli anziani (foto di repertorio)
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

Si è tenuto l’11 luglio il tavolo di monitoraggio sulle residenze per anziani previsto dal protocollo sottoscritto tra ULSS e Organizzazioni Sindacali. Come Organizzazioni Sindacali hanno partecipato al confronto le strutture Confederali congiuntamente ai Pensionati e alla Funzione Pubblica. Alla riunione sono stati affrontati diversi punti:

ANDAMENTO COVID. Purtroppo dopo un breve periodo, dove sembrava che i contagi fossero in costante diminuzione, ci sono stati degli aumenti significativi dei contagi sia tra gli ospiti che tra i dipendenti. Ad oggi abbiamo 77 ospiti positivi (concentrati prevalentemente in 3 centri = Cà dei Fiori a Quarto D’Altino, Residenza Venezia a Mestre e Villa della Rose a Dolo). Gli operatori contagiati sono 62 e riguardano sostanzialmente tutte le strutture. Dopo 3 mesi dal vaccino si inizia ad avere un calo della copertura immunitaria e in parte vi è un calo dell’attenzione di tutti, familiari operatori etc, dovuto anche all’allentamento delle misure sanitarie. L’apertura dei centri ai familiari, la possibilità di rientro a casa degli ospiti, sono altri due elementi che contribuiscono ad aumentare il rischio contagi. Come Cgil Cisl e Uil abbiamo ribadito l’esigenza che si mantengano misure che garantiscano l’apertura delle strutture e il contatto con le famiglie.
ATTENZIONE AI FAMILIARI. Anche ai familiari va posta particolare attenzione per non correre il rischio di creare sfiducia nelle istituzioni. Le strutture sono state riaperte, garantite le visite, il rientro in famiglia e l’accompagnamento nella terminalità. Per un familiare è difficile accettare che si ritorni indietro con misure restrittive, ma d’altra parte il piano di sanità per la messa in sicurezza degli ospiti ha precise regole che non si possono disattendere.
OPERATORI IN EMERGENZA PER NUMERI E STANCHEZZA. E’ stato ribadito al tavolo che l’emergenza organici sta determinando un disagio sempre più crescente nelle strutture. Mancano medici, infermieri, operatori e cominciano a scarseggiare anche altre figure professionali (educatori, fisioterapisti). La grave carenza degli organici rischia di compromettere la possibilità di garantire un’assistenza di qualità e per questo dobbiamo monitorare attentamente gli organici, soprattutto infermieristici e OSS. IV DOSE. La Direzione insiste affinché agli ospiti sia proposta la 4^ dose di vaccino. Attualmente abbiamo 3.184 ospiti nelle nostre strutture e sono 1.841 gli ospiti eleggibili (cioè vaccinabili con la IV dose) ma molti familiari sono dubbiosi nel dare l’assenso. Chi nega l’assenso firma un atto formale di assunzione di responsabilità.
TASSO DI OCCUPAZIONE CENTRI SERVIZI. I centri servizi sono occupati per l’85,2% dei posti letto disponibili. Le impegnative di residenzialità disponibili sono 387, mentre sono 176 gli ospiti che hanno scelto strutture fuori ULSS 3. Le impegnative non sono utilizzate per varie motivazioni: l’offerta non corrisponde alla domanda, la carenza di organici non permette di accogliere gli ospiti e permane la forte preoccupazione per l’andamento dei contagi Covid e la possibile chiusura delle strutture.
RIQUALIFICARE GLI OSS. Diventa necessario investire e valorizzare gli operatori. Si stanno programmando formazione ed addestramento per gli OSS per dare loro competenze sempre più qualificate e utili per il servizio da svolgere. Si prevede di avviare tutti gli OSS ai corsi di primo soccorso e poi eventuali altri corsi che possono essere di supporto all’assistenza.
TELEMEDICINA A SUPPORTO DEI CENTRI SERVIZI. La carenza di medici indica la strada della telemedicina per supportare il lavoro del medico nei centri servizi. L’ULSS sta costruendo un progetto anche su questo. Come Sindacato – dichiarano Cgil Cisl e Uil – riteniamo indispensabile il ruolo dell’osservatorio in un percorso congiunto di monitoraggio e verifica per approntare le soluzioni che servono per continuare a garantire qualità dell’assistenza e i diritti dei lavoratori. Come Sindacato riteniamo fortemente preoccupante la carenza degli organici che da un lato pone il personale in condizioni di lavoro difficilissime e dall’altro rischia di portare alla chiusura di centri servizi per la carenza di assistenza. Per questo servono misure straordinarie sia in termini di reclutamento che anche di sinergia, collaborazione e dialogo tra i diversi livelli istituzionali in modo da evitare una crisi di sistema che ricadrebbe sulle famiglie e sugli ospiti.