Nei giorni scorsi Oliviero Toscani si era offerto di ospitare il sindaco di Riace, Domenico Lucano, dichiarando: “Mimmo Lucano venga a Fabrica. Casa nostra è casa sua e qui potrà rimanere fino a quando potrà rientrare a Riace, fino a quando vorrà. Venga a insegnarci il futuro, perché abbiamo bisogno di lui ovunque: il nostro è un centro di resistenza e tutta l’Italia è come Riace”

Dopo le parole del fotografo, è arrivata la risposta del Comitato “Prima i Trevigiani“:

“È notizia di oggi che Oliviero Toscani, conosciuto soprattutto come fotografo attivo nelle campagne pubblicitarie di Benetton, si sia offerto di ospitare Mimmo Lucano, il sindaco calabrese accusato di istigazione all’immigrazione clandestina e attualmente impossibilitato a dimorare a Riace, a Treviso.
Ci chiediamo come possa essere offerta ospitalità a un individuo con un carico pendente così grave il quale, nel caso fosse confermato in sede processuale, macchierebbe il sindaco di un comportamento criminoso nei confronti di tutti gli italiani.
L’atteggiamento di Toscani e della maggioranza dell’intellighenzia nostrana dimostra una distanza dalla realtà difficilmente giustificabile. Chiediamo al fotografo di vivere di più il territorio e di leggere la cronaca locale, per accorgersi di come l’immigrazione non sia il paradiso da lui auspicato, ma un problema serio al quale fare fronte. Ricordiamo come la Marca sia stata protagonista di episodi criminosi legati all’immigrazione come la scoperta della Caserma Serena quale centrale dello spaccio o altri episodi minori come quello avvenuto lunedì a ponte di Piave, in cui due stranieri hanno aggredito diverse persone, tra cui studenti minorenni, all’interno di una corriera.
Chiediamo dunque che Treviso chiuda le porte a Mimmo Lucano finché sulla sua situazione venga fatta chiarezza perché la nostra provincia non deve fare spallucce con chi ha tratto beneficio da una crisi migratoria che continua a lacerare il tessuto sociale italiano.”
Una storia, quindi, che sembra destinata a non finire qui.