L’Assemblea Generale Cooper-attori di sostenibilità, nell’ambito della quale sabato 24 febbraio a Tarzo, Treviso, sono stati eletti i nuovi organi sociali, è stata anche l’occasione per un bilancio sul peso e sul ruolo dell’economia cooperativa bellunese e trevigiana: negli ultimi quattro anni il fatturato complessivo è cresciuto del 44% e ha superato ampiamente 1,7 miliardi di euro.

Il dato è solo uno dei tanti indicatori positivi, emersi dal Report statistico associativo 2024, presentato nel corso della mattinata.

Con oltre 34 mila soci e più di 9300 addetti, le imprese cooperative rappresentano un comparto produttivo fondamentale, che invita al confronto attivo gli interlocutori regionali: al tavolo, insieme ai rappresentanti delle federazioni che costituiscono Confcooperative, le voci delle istituzioni con Federico Caner, assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, e Paola Roma, presidente della Conferenza Regionale permanente per la programmazione sociosanitaria.

Confcooperative Belluno e Treviso, in occasione dell’assemblea tenutasi oggi sabato 24 febbraio a Tarzo, Treviso, nell’Auditorium di Banca Prealpi, ha rinnovato i propri organi sociali: Lorenzo Brugnera, già presidente di Latteria Soligo, è stato confermato nel ruolo di presidente e sarà affiancato dal Consiglio formato da 23 membri, in buona parte rinnovato

Il neopresidente, rappresentante di FedAgriPesca e esponente storico del settore lattiero-caseario veneto, ha dato il via al suo mandato quadriennale con l’analisi approfondita dello stato di salute della cooperazione bellunese e trevigiana, frutto dei dati emersi dal nuovo Report statistico associativo, presentato proprio nel corso dell’assemblea.

Il mondo cooperativo trevigiano e bellunese oggi conta 140 realtà (108 nella Marca e 32 nel Bellunese) e 34.420 soci. Il fatturato complessivo è in netta crescita: 1 miliardo e 766 milioni di euro nel 2022, +44% rispetto al 2020, trainato dal settore agricolo che, con 41 imprese e 11.931 soci, produce il 79% del fatturato totale, a seguire ci sono le 67 coop sociali, con il 13,4% del fatturato e 8.929 soci. 

Una specifica analisi merita il settore delle banche di credito cooperativo, che nella Marca Trevigiana e nel Bellunese conta 28.395 soci e 117 filiali: nel solo 2022 l’utile netto è cresciuto del +133,64% mentre il patrimonio netto è aumentato del +7,60%. 

Sono tutti indicatori di crescita importanti quelli registrati dal Report statistico associativo 2024, che hanno fatto da fil rouge alla tavola rotonda che ha aperto la mattinata e ha visto il confronto, aperto e costruttivo, fra imprese cooperative, istituzioni regionali, accademici e ricercatori.

Confcooperative Belluno e Treviso guarda al comparto nel suo complesso e al futuro del modello cooperativo, come sottolinea il presidente Lorenzo Brugnera, raccogliendo il sentiment della compagine associativa: “Il nostro obiettivo primario è, e rimane, quello di costruire le condizioni utili alla crescita e al rafforzamento imprenditoriale delle associate, contribuendo a generare valore aggiunto per i territori di riferimento.

Confcooperative Belluno e Treviso continuerà ad operare in partenariato con le cooperative aderenti e con gli attori pubblici e privati del territorio, come dimostra l’assemblea di oggi, per l’ideazione e l’implementazione di progetti utili allo sviluppo locale competitivo e sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale

Il nostro Centro Servizi, inoltre, intende potenziare la già vasta serie di servizi specialistici di assistenza e consulenza a supporto delle coop nella gestione delle proprie attività d’impresa, in ambito amministrativo, contabile e di gestione delle risorse umane. Una particolare attenzione è riservata ai percorsi di accompagnamento che offriamo alle aderenti per l’implementazione, la valorizzazione e la comunicazione della sostenibilità dell’impresa cooperativa”.

A confrontarsi sui temi cari alla cooperazione, come la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle imprese, la tutela sindacale degli addetti e la rappresentanza istituzionale, sono stati Federico Caner, assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Paola Roma, presidente della Conferenza Regionale permanente per la programmazione sociosanitaria, Romano Astolfo, ricercatore dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Federico Callegari, responsabile dell’Osservatorio Economico e Sociale della Camera di Commercio di Treviso Belluno|Dolomiti e Gianluca Toschi, ricercatore della Fondazione Nord Est.

A conclusione di un dibattito che ha visto i cooperatori mettere in luce i molteplici argomenti e le tante istanze delle imprese bellunesi e trevigiane, le prime risposte sono arrivate proprio dall’assessore regionale Federico Caner, che ha raccolto le preoccupazioni e le proposte del settore agricolo, rappresentato da FedAgiPesca: “Le recenti proteste degli agricoltori hanno posto in evidenza la necessità di un maggiore equilibrio tra le tre dimensioni della sostenibilità, quella economica, quella sociale e quella ambientale. In particolare, è necessario riorientare la politica agricola comune e quella nazionale ad una maggior attenzione alla competitività, al reddito degli imprenditori e ai corretti rapporti nella filiera. – ha sottolineato l’assessore – In questo senso occorre una nuova spinta all’aggregazione dei produttori per contrastare più efficacemente lo strapotere della distribuzione“.

Le sollecitazioni della cooperazione sociale, uno degli asset fondamentali del sistema di welfare territoriale, invece, hanno trovato l’attenzione della presidente della Conferenza Regionale permanente per la programmazione sociosanitaria e dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, Paola Roma: Il mondo della cooperazione sociale è in grado di creare spazio operativo anche a persone svantaggiate, dando loro la possibilità di lavorare ed integrarsi in ambienti positivi ed esprimere le proprie potenzialità al meglio. Dall’altro lato, le cooperative sociali forniscono al territorio servizi e prestazioni sociali recuperando quel ruolo di cooperazione sussidiario alla pubblica amministrazione. Il valore sociale, dunque, del mondo cooperativo è davvero inestimabile. La maturata esperienza delle coop sociali nella gestione dei servizi di welfare le pone inoltre come interlocutrici per l’ente pubblico sul tema: in particolare soggetti attivi e sussidiari alla pubblica amministrazione, attraverso la coprogrammazione e la coprogettazione dei servizi di welfare, nell’obiettivo comune di dare risposte concrete ed efficaci ai bisogni della comunità“.

L’Assemblea Generale di sabato ha riconfermato anche l’impegno che Confcooperative Belluno e Treviso riserva diffusione della cultura e del modello cooperativo, grazie a tre linee di sviluppo fondamentali: i percorsi formativi rivolti agli amministratori delle imprese cooperative nei principali ambiti del management, a soci cooperatori e a operatori su ambiti tecnici e specifici per ciascun settore; il tradizionale evento di piazza, SCOOP! La grande Festa delle cooperative che porta a Cortina d’Ampezzo le eccellenze del modo di fare impresa cooperativo; i percorsi di accompagnamento all’autoimprenditorialità rivolti agli studenti delle scuole superiori per promuovere la cultura dell’imprenditorialità cooperativa.