“Esserci per cambiare. Persona lavoro, partecipazione per il futuro del Paese”

Ampia delegazione della Cisl Belluno Treviso al XIX Congresso confederale nazionale della Cisl, da domani a Roma. Apre Sbarra con la sua relazione. Oggi l’intervento del premier Draghi

Il gruppo dirigente e i vertici della Cisl Belluno Treviso, in rappresentanza di 92.300 iscritti, da ieri pomeriggio fino a sabato 28 maggio partecipanoa Roma al XIX Congresso Confederale della Cisl presso la Nuova Fiera di Roma.
Quattro giornate di intenso dibattito sulla base del titolo scelto:Esserci per cambiare. Persona lavoro, partecipazione per il futuro del Paese”. Un momento di verifica politica e di rilancio programmatico ed organizzativo per la Confederazione di via Po. In platea è prevista la presenza di numerosi ministri e di leader degli schieramenti politici, ci saranno i segretari generali delle altre confederazioni sindacali, i rappresentanti delle più importanti associazioni imprenditoriali, esponenti del mondo associativo, economico, culturale ed accademico. I lavori saranno aperti dalla relazione del segretario generale nazionale Luigi Sbarra. Oggi l’intervento del premier Mario Draghi. Sabato le operazioni di voto per l’elezione dei nuovi organismi confederali.
Dopo il percorso congressuale territoriale – spiega il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – che ha visto la partecipazione di migliaia di iscritti tra lavoratori attivi e pensionati coinvolti nelle assemblee nei posti di lavoro e nel territorio, nei pre-Congressi di base, nei Congressi delle Federazioni territoriali di categoria e al Congresso confederale territoriale dello scorso febbraio, l’assise nazionale rappresenta un momento di condivisione straordinaria con i rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati dell’intero Paese”. A Roma infatti arriveranno mille delegati da tutta Italia in rappresentanza di 4 milioni e 76 mila iscritti Cisl.
“Viviamo un momento cruciale della storia del nostro Paese e dei nostri territori – prosegue il leader della Cisl territoriale – dopo che una pandemia devastante ha accelerato processi di cambiamento già in atto nel mondo del lavoro, nei mercati e nelle filiere produttive. A questa si è aggiunta la guerra in Ucraina, che sta pregiudicando gli equilibri socio-economici dei Paesi più sviluppati e condizionando pesantemente il resto del pianeta. L’Italia ha enormi problemi strutturali rimasti irrisolti per troppi decenni e che si sono amplificati fuori misura a seguito della pandemia e del conflitto in Ucraina: il debito pubblico enorme, le disuguaglianze sociali ed economiche tra cittadini e tra territori, l’arretratezza infrastrutturale e il declino demografico.
“Tutti temi – prosegue Paglini – che nei nostri territori di Treviso e Belluno emergono prepotentemente, accentuati dal corto circuito in atto tra offerte di lavoro e aspirazioni dei giovani, dalla mancanza di programmazione che ha determinato anche la carenza sul mercato di competenze e profili professionali e dall’invecchiamento della popolazione, soprattutto nel bellunese. Oggi più che mai è necessario che venga attuato il PNRR e soprattutto che si programmino investimenti sia pubblici che privati fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività del sistema industriale e del Paese”.