vaccinazione (foto di repertorio)
vaccinazione (foto di repertorio)

Sulla base di uno specifico accordo che verrà definito nei particolari e stipulato nei
prossimi giorni, i Medici di Medicina Generale entreranno in maniera organica nella
“squadra” della sanità veneta per l’erogazione del vaccino anti-covid.
E’ questo il positivo esito di un incontro, conclusosi poco fa, tra l’Assessore regionale
alla Sanità, Manuela Lanzarin, e le organizzazioni sindacali di questa categoria
professionale fondamentale per la realizzazione della medicina del territorio.
“Da parte loro – riferisce la Lanzarin – ho trovato grande disponibilità a far parte di
questa grande operazione di salute pubblica. Saranno un aiuto prezioso per
raggiungere l’obbiettivo comune, che è quello di vaccinare quante più persone
possibile nel minor tempo possibile”.
“Tutti sanno – ha aggiunto l’Assessore – del momento di difficoltà determinato dalla
marcia indietro della Pfizer sulle tempistica delle forniture ma, se come tutti speriamo,
l’Ema darà il via libera al vaccino Astrazeneca entro fine mese, potremo dare una forte
accelerazione alle vaccinazioni e, a quel punto, l’apporto dei Medici di Medicina
Generale sarà insostituibile, anche per il rapporto umano e la conoscenza diretta dei
loro assistiti”.
“In questa fase stiamo procedendo all’erogazione delle seconde dosi – fa presente –
poi toccherà agli ultraottantenni attraverso punti erogazione individuati dalle singole
Ulss o a domicilio per i più fragili, quindi, con Astrazeneca in campo, sarà la volta
delle coorti dal 1942 in avanti e il numero delle vaccinazioni quotidiane salirà
vertiginosamente. Per questo i nostri Mmg saranno insostituibili, vera e propria linfa
vitale, per centrare l’ambizioso obbiettivo di finire la campagna vaccinale entro
l’estate”.
“Nell’Accordo che stiamo stendendo, e che stipuleremo al più presto – conclude la
Lanzarin – sarà prevista anche una parte economica, sulla falsariga di quella per
l’erogazione del vaccino antiinfluenzale”.