Crisi manodopera nel settore legno-arredo, da Casartigiani 10 mila euro in borse di studio

Tra il 2020 e il 2021 il livelli occupazionali del comparto sono cresciuti del 2%
In aumento la domanda di figure qualificate ma le aziende rimangono a secco

 

Le difficoltà nel reperire manodopera qualificata, per le imprese, stanno interessando molti settori: tra questi anche quello del legno-arredo, che registra in questa fase importanti indici di crescita sia nel mercato interno che all’estero. Casartigiani Veneto e la sezione provinciale di Belluno hanno deciso di rispondere a questa emergenza finanziando, per un totale di 10 mila euro, alcune borse di studio da destinare agli studenti della Scuola del Legno di Sedico, uno dei più importanti istituti di formazione nell’ambito della lavorazione di questo materiale.

Il settore del legno, soprattutto dal punto di vista occupazionale, ha registrato un importante rimbalzo: dopo quattro anni di costante flessione, tra il 2016 e il 2020, le aziende artigiane negli ultimi anni sono tornate ad assumere. Dai dati Ebav del settore emerge infatti un’importante inversione di tendenza: tra il 2020 e il 2021 i lavoratori assunti nelle aziende del Veneto sono passati da 11.499 a 11.730 con un saldo positivo di 231 addetti, pari al +2%. Quello del legno, nel mondo dell’artigianato, si conferma tra i settori più importanti dal punto di vista occupazionale, al quarto posto dopo la metalmeccanica (67.539 lavoratori), l’abbigliamento (14.567 lavoratori) e l’alimentare (13.794 addetti).

Ora che le aziende sono nelle condizioni di integrare il proprio organico con nuovo personale, questa domanda di manodopera non trova però un’adeguata risposta nel mercato del lavoro e della formazione. Un ulteriore, chiaro, indicatore di questo fenomeno è testimoniato dal fatto che la scuola del legno di Sedico, in provincia di Belluno, sta ricevendo quotidiane richieste da parte di imprese di tutto il Veneto: l’attuale numero di iscrizioni non riesce però a soddisfarle.

Anche per questo motivo Casartigiani ha deciso di stanziare 10 mila euro rivolte ai giovani di tutta la regione, che vogliano valutare un impiego in questo settore, sostenuto da un’adeguata preparazione tecnica e pratica. Questa iniziativa nasce per favorire in particolare tre categorie specifiche: ragazzi e ragazze che giungono da fuori provincia al fine di abbattere e compartecipare ai costi di trasferimento e alloggio, le famiglie con redditi più bassi, gli studenti con il rendimento scolastico migliore.

Possono partecipare tutti i ragazzi e ragazze in minore età del Veneto usciti dal percorso formativo della scuola secondaria o che vogliono o pensano di riconvertire il loro percorso di studi già intrapreso.

Il presidente del settore legno di Casartigiani Rete imprese, Marco Baldovin, sottolinea l’importanza di sostenere questo comparto: «Le imprese del legno rappresentano una peculiarità del tessuto produttivo locale e la lavorazione è estesa su diversi ambiti che assecondano diverse propensioni» dichiara «diramandosi in tematiche ambientali, ecologiche, artistiche, innovative, creative e industriali. Anche i dati presentati al recente salone del mobile di Milano evidenziano una crescita del settore a due cifre e una propensione verso l’export».

Anche sul fronte della transizione ecologica le prospettive sono buone: il legno è un materiale sostenibile e la scuola bellunese ha recentemente avviato un processo di certificazione Pefc (gestione sostenibile delle foreste), con un gruppo gestito all’interno del Consorzio Legno Veneto che ha l’obiettivo di sviluppare pratiche sostenibili come la ripiantumazione degli alberi generando stoccaggio di Co2 e aria pulita.