“Ieri non abbiamo celebrato il Dante-Day come avevamo voluto e programmato con il ministero della Cultura, e tutto il mondo della scuola: l’emergenza Coronavirus sta scompaginando progetti e assorbendo tutte le energie. Ma Dante è il nostro orizzonte culturale, l’àncora di identità e di civiltà alla quale dobbiamo fare appello proprio in un momento così buio e difficile, facendoci coraggio l’un l’altro con quei versi immortali… ‘fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude e canoscenza””.

Così l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan, intende omaggiare la giornata di ieri dedicata al sommo poeta, anniversario dell’inizio del suo simbolico viaggio e data di apertura delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte.

“Non vorrei che questa ricorrenza passasse in tono minore: intendo dedicare a Dante l’apertura del prossimo anno scolastico in Veneto – annuncia l’assessore – ed organizzeremo eventi di ‘lectio magistralis’ nelle città venete che Dante ha conosciuto, amato e cantato nella sua Commedia. Vorrei riuscire a far apprezzare, e far gustare soprattutto ai più giovani, la sapienza e l’attualità del suo pensiero, la sua forza morale, la potenza delle passioni e degli ideali presente nei suoi versi e per i quali vale sempre la pena di vivere, ieri come oggi. Dante è così moderno che non ha bisogno di essere attualizzato e i ragazzi di oggi meritano di scoprirlo e di viverlo come ideale compagno di viaggio: la faremo insieme non appena tutti noi saremo tornati ‘a riveder le stelle”.