Nella mattinata di ieri 27 maggio, i Carabinieri della Stazione di Favaro Veneto, coadiuvati nelle fasi esecutive da due unità cinofile della Polizia Locale di Venezia, hanno denunciato in stato di  libertà per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio E.M.Y. tunisino classe 1987 senza fissa dimora ma regolare, una donna del posto B.A. 50enne ed un giovane sempre di Favaro V.M. del 2001.

Era da diversi giorni che i Carabinieri stavano monitorando i movimenti di un gruppo di tre persone, una coppia di italiani ed uno straniero orbitanti attorno a due appartamenti in zona Campalto e quindi strategicamente posizionati con facile accesso alla tangenziale ed alla Triestina verso il mare. Osservazioni e pedinamenti hanno consentito di individuare pochi giorni fa la base dei pusher, due anonimi appartamenti residenziali. Ieri mattina è scattato il blitz. I Carabinieri, dopo aver seguito le mosse di alcuni tossicodipendenti, sono giunti davanti alla porta delle due case poste a poca distanza l’una dall’altra e, dopo aver cinturato l’area circostante, hanno bloccato i sospetti accedendo ai locali. All’interno sono stati rinvenuti, anche grazie all’ausilio di Coco e Hadesz, cani delle unità cinofile della Polizia Locale di Venezia, oltre che ad una fiorente pianta di Cannabis, alcuni grammi sia di Eroina che Cocaina e nell’altro appartamento Marijuana, nonché tutto il materiale per il confezionamento delle singole dosi. I militari hanno poi recuperato anche quasi 1.000 Euro in contanti ritenuta la somma provento dello spaccio in corso, a testimonianza dello spessore e della qualità dell’offerta prospettata sul mercato dalle piccole ma ben organizzate cellule scoperte dai Carabinieri.

Lo straniero e la coppia di italiani sono stati denunciati in stato di libertà, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Gli investigatori sospettano che, a causa della qualità dello stupefacente sequestrato, la cellula fossa attiva nello smercio del pericoloso stupefacente tra i tossicodipendenti della zona.