Un’occasione per ringraziare i partner a supporto del progetto e per presentare le esperienze già fatte e le idee per il futuro. Questa mattina, lunedì 11 luglio, si è tenuta nella Sala del Piovego a Palazzo Ducale, la conferenza stampa in cui è stato raccontato il percorso dell’iniziativa “El Paron de Casa”, che rientra nei festeggiamenti di Venezia 1600 e ricorda i 120 anni dal crollo del Campanile di San Marco, avvenuto il 14 luglio 1902 e la sua ricostruzione ultimata, “dov’era e com’era”, dieci anni dopo. All’iniziativa è intervenuta in rappresentanza della città la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. Presente anche l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin.

La conferenza è stata l’occasione per consegnare delle speciali medaglie celebrative ai partner istituzionali del progetto. Si tratta, ha spiegato Vittorio Baroni, coordinatore di “El Paron de Casa”, “di un oggetto creato tra Venezia e Vicenza in 100 esemplari numerati singolarmente, con incastonato un frammento del Campanile di San Marco crollato nel 1902”. Il frammento fa parte dei materiali del Campanile che il mare ha di recente restituito al Lido.

Oltre che a Damiano e De Martin, le medaglie sono state donate, tra gli altri, al patriarca Francesco Moraglia e ai rappresentanti della Procuratoria di San Marco, dell’Ordine Ingegneri Venezia, di Confindustria Venezia Rovigo, dell’Università Ca’ Foscari, dell’Autorità Portuale e della Marina Miliare. Nel contesto di “El Paron de Casa” si sviluppa anche il percorso di tutela a bene culturale del “Tocheton”, la più grande parte, del peso di circa cinque tonnellate, recuperata dopo il crollo del campanile. Una iniziativa svolta in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, rappresentata dalla Soprintendente Emanuela Carpani, con la collaborazione del comitato Lido Oro Benon.

Il reperto, è stato ricordato, lega la sua storia a Salvatore Arbib, esploratore e antiquario che recuperò il “Tocheton” dopo il crollo del campanile e lo trasportò da San Marco nel giardino di Palazzo Berlendis, dove viveva. Arbib aveva partecipato alla raccolta fondi e donato una somma per la ricostruzione del nuovo Paron de Casa. In ricordo di questo avvenimento giovedì 14 luglio si terrà un evento speciale con varie testimonianze e la consegna di riconoscimenti locali e internazionali.

Sempre durante la mattinata è stato presentato in anteprima un capitolo del nuovo libro multimediale “Venezia è Favolosa”, degli autori Vittorio Baroni, Nadia De Lazzari, Valerio Held e Maurizio Amendola, pensato per l’educazione civica nelle scuole. Il testo comprende 18 storie inedite sul campanile e altrettante schede di best practices sulla sostenibilità ambientale, praticata dai veneziani fin dai tempi della Serenissima.

“Oggi diamo merito ad un percorso meraviglioso portato avanti da persone che amano questa città – ha dichiarato Damiano, ricevendo una delle medaglie consegnate al Comune – e che si sono unite intorno ad un simbolo che testimonia uno dei momenti di rinascita di Venezia. Una storia importante che tutti noi abbiamo il dovere di portare avanti, coinvolgendo, come avete fatto voi, anche le nuove generazioni. È un ulteriore merito che ‘El Paron de Casa’ abbia unito tanti partner istituzionali del territorio e sia arrivato nelle scuole, con i ragazzi che hanno partecipato con grande entusiasmo ad una iniziativa dal grande valore culturale e formativo”.

Anche De Martin ha ritirato un riconoscimento in qualità di assessore all’Ambiente, vista anche l’attenzione al tema della sostenibilità data dal progetto. “Questa proposta – ha sottolineato De Martin – è assolutamente coerente con quello che la nostra Amministrazione vuole portare avanti. Nel momento storico che viviamo ci stiamo rendendo conto di quanto l’acqua, elemento costitutivo di Venezia, sia un bene da preservare. Pensiamo a chi, non da oggi, vive con la carenza costante di questa risorsa. Da Venezia e dalle scuole, anche attraverso questo progetto, partano messaggi consapevoli che ci ricordino quanto sia importante la tutela di questo bene nella gestione del territorio”.