Uno sportello bancomat - foto: sito Adico
Uno sportello bancomat - foto: sito Adico

Si sono offerti “gentilmente” di aiutarla anche se lei, in realtà, non aveva chiesto alcuna assistenza. E così, dopo aver digitato alcuni pulsanti sulla tastiera, sono riusciti a rubarle 830 euro dal conto corrente, di fatto tutti i suoi risparmi. Una 71enne pensionata mestrina, è l’ennesima vittima dei truffatori specializzati nei raggiri allo sportello automatico delle banche. Questa volta il furto è avvenuto a Favaro, ed è stato perpetrato da due uomini con forte accento dell’est, come denunciato dalla donna ai Carabinieri. A.U. si è ora rivolta all’ufficio legale dell’Adico perché l’operazione compiuta dai malviventi è con ogni probabilità legata a qualche strumento inserito nello sportello stesso e capace di captare i dati sensibili contenuti nel bancomat della pensionata. Una circostanza che dovrebbe indurre la banca a rimborsare integralmente la propria cliente.

Il fatto è avvenuto a metà gennaio, in tarda mattinata, anche se solo ora la pensionata ha deciso di rivolgersi all’Adico. La 71enne mestrina si è recata allo sportello bancomat di Favaro er prelevare un po’ di soldi dal conto. Una volta terminato il prelievo, la pensionata ha richiesto la ricevuta e proprio in quel momento uno dei due uomini, teoricamente impegnati nell’altro sportello automatico, le si è avvicinato avvertendola che l’operazione non era andata a buon fine. Subito dopo, in modo improvviso, il lestofante ha iniziato a pigiare alcuni tasti dello sportello lasciando la vittima attonita e impotente. Una volta terminato l’intervento, l’uomo se n’è andato assieme all’amico mentre l’anziana è corsa all’interno della banca insospettita da tutto questo trambusto. Una volta dentro ha chiesto di controllare i movimenti sul proprio conto e ha così scoperto che i truffatori le avevano sottratto tutti i suoi risparmi di pensionata: 830 euro.

“Purtroppo queste vicende sono ormai all’ordine del giorno – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. I truffatori puntano le persone anziane ritenendole più indifese. In questo caso, la nostra assistita ha subito il raggiro in pochi secondi senza neanche rendersi conto di ciò che stava accadendo e senza la possibilità di potersi ribellare. D’altra parte, si è trovata di fronte a due uomini di corporatura robusta che non le hanno dato neppure il tempo di rifiutare la proposta d’aiuto. In ogni caso, pare evidente che il raggiro sia avvenuto con l’utilizzo di strumenti tecnologici inseriti nello sportello automatico. Non si capisce, se no, come abbiano fatto i malviventi a svuotare il conto della donna senza prelevare direttamente dall’ Atm e solo digitando alcuni codici. Per questo motivo ritentiamo che la banca debba rimborsare per intero la nostra socia, la quale non ha alcuna colpa, dato che non ha fornito ai due truffatori alcun codice o dato sensibile”.