Anche la Fincantieri ha deciso di prendere una posizione radicale, in merito all’emergenza Coronavirus. Attraverso un comunicato, infatti, l’azienda, con sede principale a Trieste, ha preso la decisione di sospendere le attività produttive in tutti gli stabilimenti italiani dal 16 al 29 marzo compresi, disponendo la chiusura di tutti i siti di Fincantieri SPA con ricorso a ferie collettive, anticipandole rispetto alla prevista chiusura estiva. “Tale misura – si legge nel comunicato a firma Carlo Cremona (Direttore Risorse Umane) –  pur avendo sicure ripercussioni sulle consegne più eminenti, consentirà, attraverso una maggiore presenza nel mese di agosto, di mitigare, nella speranza che la situazione si normalizzi, l’impatto sui successivi adempimenti contrattuali, mantenendo in tal modo la credibilità dell’Azienda verso i Clienti, nella certezza di poter contare sull’impegno, la disponibilità ed il senso di appartenenza di tutti i lavoratori a qualunque titolo impegnati all’interno delle nostre Unità Sociali. La posta in gioco è estremamente importante e tutti dobbiamo operare per limitare la progressione del contagio e al contempo per intraprendere azioni in grado di non pregiudicare il futuro della nostra Azienda”. Questa decisione andrà anche a risolvere la problematica, messa in evidenza in questi giorni, del trasporto dei lavoratori di Fincantieri, ritratti in foto e video spesso accalcati sia all’interno dei mezzi pubblici che nelle fermate in attesa di essi.

(Foto: Sito internet Fincantieri)