Confartigianato Veneto ha condotto un’indagine sugli immobili pubblici del Veneto: parliamo di 58.130 unità, per un totale di 35,6 milioni di mq di superfice. Laddove un immobile su quattro di fatto è stato costruito prima del 1945.

Immobili pubblici: i risultati dell’analisi

A livello di unità immobiliari, il 46% è da ricondurre a residenza. A livello di superfici prevale la destinazione scolastica, che ricopre il 26% delle superfici pubbliche. I principali proprietari del patrimonio pubblico sono i comuni sia a livello di unità immobiliari (83%), che di superfici (45%).

Ma dall’analisi emerge un dato importante: l’8% degli immobili pubblici del Veneto è inutilizzato. Entrando nel dettaglio, si tratta di 4.900 unità immobiliari, per una superficie complessiva pari a 1,67 milioni di metri quadrati. Di questi 1.430 inutilizzabili (il 30% dell’inutilizzato). Sono 429.000 metri cubi circa da demolire ed eventualmente ricostruire.

Un patrimonio inutilizzato

A livello di unità immobiliari l’inutilizzato si concentra prevalentemente nei comuni con oltre 100.000 abitanti, ma a livello di superfici sono i comuni più piccoli tra 10.000 e 50.000 abitanti quelli che concentrano la maggior parte di patrimonio inutilizzato.

Degli immobili pubblici del Veneto dismessi inutilizzabili quasi un fabbricato su tre è stato costruito antecedentemente al 1945 e il 54% tra il 1945 e il 1980, mentre a livello di superfici la maggior parte dell’inutilizzato è stato costruito antecedente al 1945 (circa il 50%).

E ancora: la maggior parte delle superfici inutilizzate ha una destinazione ricollegabile a strutture quali carceri, penitenziari e caserme (19%), fabbricati produttivi (13%), abitazioni (13%), edifici scolastici (12%), ospedali e case di cura (9%) e uffici (8%).

L’indagine ha mappato tutti i 4.900 edifici nel territorio veneto, attraverso una analisi georeferenziata, che andrà a costituire un sistema informativo a disposizione di Confartigianato Imprese Veneto per promuovere azioni di intervento e riuso sul territorio.