Ca' Farsetti, sede del Municipio di Venezia
Ca' Farsetti, sede del Municipio di Venezia

Il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta del 26 novembre, due delibere inerenti il bilancio dell’Ente. La prima riguarda la variazione del Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2020-2022, mentre con la seconda si dà il via libera al Bilancio consolidato del gruppo Città di Venezia, formato dal Comune di Venezia, dalle principali Società partecipate (Gruppo AVM spa, Gruppo CMV spa, Venis Spa ecc), dalle Istituzioni comunali, dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.  

La variazione al Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2020-2022 è stata approvata con 24 voti favorevoli e 12 contrari. Tra i principali interventi previsti dal rifinanziamento, presenti un investimento di 2 milioni per l’acquisto del centro “Candiani” per andare a completare il polo culturale di Mestre. Altri 250mila euro saranno destinati a lavori al ponte del Ghetto a Cannaregio, 700mila euro per interventi sul cavalcavia in Corso del Popolo, 400mila euro per i ponti alla Giudecca e 150mila euro per la sistemazione del Ponte Longo – Lino Toffolo a Murano. Quest’ultimo è già interessato da un investimento di 280mila euro precedentemente stanziati. Vista l’emergenza Covid sono stati previsti inoltre, con un emendamento di Giunta, fondi (30mila euro) per l’acquisto di tamponi rapidi.

Approvato inoltre, con 23 voti favorevoli, 13 contrari e 1 astenuto, anche il Consolidato del gruppo Città di Venezia, dal quale emerge che il debito consolidato a medio-lungo periodo, rapportato alla percentuale di partecipazione, si riduce da 720,6 milioni del 2018 a 713,8 milioni del 2019. Si è in presenza quindi di una diminuzione costante dal 2014 (799,4 milioni) al 2019 (713,8 milioni), con una riduzione media di circa 17 milioni all’anno.

Per quanto riguarda il risultato di esercizio si è passati da un valore negativo del 2014 pari a – 78,5 milioni a un risultato positivo di 150,8 milioni nel corso del 2019, con un aumento, in cinque anni, di 229,3 milioni di euro.

Anche l’andamento della differenza tra i componenti positivi e i componenti negativi della gestione, che riflette il miglioramento della gestione caratteristica del bilancio, ha registrato un incremento passando da -3,72 milioni a +140 milioni.

Il patrimonio netto del Gruppo è cresciuto da 749 milioni a 1,1 miliardi di euro. Gli oneri finanziari sono diminuiti da 47,8 milioni di euro a 39,7 milioni. La liquidità di gruppo è passata da 163 milioni del 2014 a 362 milioni del del 2019.