Mister Alberto Bertolini, allenatore in seconda del Venezia FC
Mister Alberto Bertolini, allenatore in seconda del Venezia FC

Queste le dichiarazioni di mister Alberto Bertolini, allenatore in seconda del Venezia FC, dopo il match perso in casa dell’Inter per 2-1. “E’ un peccato. Il cerchio finale è stato il nostro simbolo della nostra unione e della nostra compattezza. Ovvio che c’è molto dispiacere, perché nonostante abbiamo giocato con l’Inter, che è la prima in classifica, rimane sempre un senso di frustrazione. Poi è normale che dobbiamo anche ragionare sulla prestazione che abbiamo fatto: è stata di grande orgoglio, abbiamo ritrovato lo spirito di squadra, di grande sacrificio, il che ha rispecchiato la settimana appena trascorsa. E’ infatti stata una settimana difficile, avremmo meritato almeno un punticino, per la prestazione che abbiamo fatto, nonostante ci sia stata sofferenza e fatica, abbiamo messo in campo la voglia di soffrire, ci siamo andati vicini. Venire a San Siro dopo la settimana che abbiamo fatto, in maniera troppo spavalda, poteva essere un errore. Abbiamo lavorato sempre sui nostri concetti. Abbiamo dato aggressività per 90 minuti, cosa che non abbiamo fatto ad Empoli, dove nel primo tempo abbiamo sbagliato sotto il profilo della mentalità, e ci abbiamo lavorato molto in settimana. Questa continuità quasi ci ha portato a fare un’impresa. Poi ci sono stati dei dettagli, sui due goal dell’Inter, che hanno consentito loro di vincere, oltre naturalmente alla bravura di Dzeko sulla seconda rete. Noi non abbiamo mai avuto dubbi, e l’abbiamo voluta giocare fin da subito, nonostante la grande assenza del mister, che è il nostro leader, il nostro condottiero. Malgrado questo, pian piano i ragazzi hanno messo la testa sul campo, hanno capito che era un momento difficile, ci volevano personalità, coraggio ed orgoglio. Ma siamo sempre stati concentrati sugli allenamenti. Purtroppo, abbiamo dovuto fare a meno di qualche giocatore, e soprattutto del mister. Quindi ci siamo dovuti focalizzare sul campo, e ce l’abbiamo fatta. Sono stati giorni difficili, ma non abbiamo mai messo in dubbio il fatto di venire a San Siro. Abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo, con grande umiltà, senza essere presuntuosi né giocare allo sbaraglio, abbiamo fatto il massimo, però non è bastato. La strategia era cercare di essere aggressivi ma cercare di mandarli fuori, perché con i tre centrali dentro ci sentivamo abbastanza coperti. Il dettaglio non è stato solo il duello sottoporta nel finale, ma anche la rimessa laterale, perché l’abbiamo un po’ regalata. Ma abbiamo comunque le nostre carte da giocare fino alla fine. Zanetti ci ha detto di essere orgoglioso e contento, anche se ovviamente è dispiaciuto, come tutti noi, perché prendere goal alla fine non è mai bello; di guardare oltre, che questa è una base per costruire il nostro futuro: anche se la classifica diceva che era una partita scontata, quando sei in una competizione parti 0-0 e hai sempre la convinzione di fare qualche cosa. Adesso contiamo di recuperare più gente possibile, mister compreso: abbiamo grande voglia e sappiamo quello che dobbiamo fare per arrivare al nostro grande obiettivo “.